Scritte «no-vax» imbrattano le sedi dell’Ordine dei medici e del Pd provinciale

Bergamo Raid vandalico al Triangolo nella notte tra martedì 14 giugno e mercoledì 15 al Triangolo.

La sede degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bergamo, in via Manzù, e quella della Federazione provinciale del Pd, che si trova a pochi metri di distanza in via San Lazzaro, sono state imbrattate con scritte «no-vax» nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 giugno. «Come forza politica siamo già stati al centro di simili attacchi, che certo non ci fanno arretrare né ci spaventano – scrive il Pd in una nota firmata dal segretario provinciale Davide Casati, dal senatore Antonio Misiani, dalle deputate Elena Carnevali e Leyla Ciagà, e dal consigliere regionale Jacopo Scandella – Siamo tuttavia indignati che anche la sede dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Bergamo sia stata oggetto del medesimo attacco. A loro tutta la nostra solidarietà e sostegno. Siamo vicini al personale che lavora nella nostra sede e ai tanti volontari democratici che trascorrono li diverso tempo occupandosi delle loro comunità. Questo clima intimidatorio - che non ci scompone ma che è doveroso registrare - non è certamente piacevole per chi frequenta quotidianamente un luogo. Per quanto riguarda gli autori del gesto vandalico, abbiamo provveduto a consegnare il materiale video delle telecamere di sorveglianza alle forze dell’ordine, che provvederanno all’identificazione dei responsabili. Nei loro confronti ci riserviamo di procedere per le vie legali del caso».

Solidarietà al presidente Guido Marinoni e a tutti i colleghi del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Bergamo, e l’augurio che i responsabili siano identificati e puniti ai sensi del Codice penale, sono giunti dal presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli. «Queste azioni, più che essere dimostrative, ricordano certi capricci per cui i bambini danneggiano i giocattoli che sono loro preclusi - spiega Anelli -. Non credo sia casuale che questi fatti seguano l’esercizio di un momento di democrazia degli iscritti quale è l’assemblea. Assemblea che ha dimostrato quale sia il pensiero e la volontà della maggioranza dei medici e degli odontoiatri, che ha avallato l’operato dell’Ordine».

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