Si amplia l’area umida di Grumello al Piano: rinaturalizzato il vecchio alveo del Morla

L’INAUGURAZIONE. Il progetto di un’oasi in questo lembo di natura ai confini di Bergamo risale al 2018, poi è stata inserita nell’area protetta del Parco dei Colli.

Bergamo

L’area umida di Grumello al Piano, già pronta dallo scorso aprile nell’attuale conformazione a tre laghetti comunicanti, è stata finalmente riempita dalle acque della roggia Morlana.

Abitata da avifauna

Già abitata da una ricca avifauna, oltre a insetti (ma non zanzare) e anfibi, è stata ufficialmente inaugurata nel pomeriggio di mercoledì 24 giugno dall’assessora a Transizione ecologica, Ambiente e Verde Oriana Ruzzini: «Rinaturializziamo l’antico alveo del Morla. È un progetto strategico per la biodiversità e il contrasto al cambiamento climatico. Non è scontato che una città abbia un’oasi di questo tipo», ha detto.

Rospi smeraldini, rondini, libellule, folaghe, tuffetti, qualche raro svasso e perfino un ancor più raro tarabusino (un piccolo airone): sono molte le specie che qui, in quest’area in città, eppure circondata dai campi agricoli, si sono già ambientate.

la storia dell’area umida

L’oasi esisteva dal 2018, poi è stata inserita nel Parco dei Colli, infine è stata ampliata: all’iniziale laghetto ne sono stati aggiunti altri due, con una postazione rialzata per l’osservazione dei volatili. Vi si accede facilmente da piazza Aquileia, percorrendo un breve tratto sullo sterrato che corre lungo i fianchi della chiesetta. Ora sarà gestita grazie anche a un protocollo con Legambiente che contribuirà a gestirla mettendo a dimora delle piante e organizzando delle visite già nei prossimi giorni nell’ambito del Festival Dirama .

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