Smartphone, allarme adolescenti
«In chat anche oltre 100 volte al giorno»

Allarme adolescenti: due su tre in «chat» anche a tavola e persino di notte
Il rapporto Oscarv: «L’uso del telefonino occupa tutti gli spazi del quotidiano».

Arrivano a toccare il cellulare anche 110 volte al giorno e fanno fatica a prendersi una pausa da social e web. Quasi impossibile stare tre ore senza il mondo virtuale: due ragazzi su tre non rinunciano a inviare messaggi o rispondere alle telefonate nemmeno di notte o se si trovano a tavola in famiglia. I giovani 2.0 sono sempre più connessi, non solo nell’età dell’adolescenza, ma anche nella preadolescenza: praticamente tutti i ragazzi e ragazzini hanno in tasca un telefonino, che sia smartphone o di vecchia generazione, nel 97% dei casi per chi frequenta le medie e 99,5% per chi è alle superiori.

E lo utilizzano continuamente: lo dimostra lo studio dell’Oscarv, l’Osservatorio sulla comunicazione adolescenziale tra reale e virtuale. Un progetto nato dalla collaborazione tra Medas Onlus, Movimento educativo per il diritto allo studio, Provincia, Comune di Bergamo, Università di Bergamo, Coordinamento comitati genitori delle scuole Superiori, Ats, Fondazione Bergamo nella Storia, Consiglio dei sindaci, Upee-Ufficio pastorale dell’età evolutiva della Diocesi.

Oscarv monitora i comportamenti nel mondo virtuale che possono portare a conseguenze reali, come diverse forme di dipendenza. E in casi estremi a episodi drammatici, come la recente caduta dal tetto di un centro commerciale nel Milanese di un 15enne intento a scattarsi un selfie estremo. Il monitoraggio si è concentrato su due fasce d’età, alunni delle medie e delle superiori, attraverso questionari e focus group. I risultati sono raccolti nella pubblicazione «Virtuale e/è reale - Adolescenti e reti sociali nell’era del mobile» del 2016. Nel caso delle scuole medie sono stati coinvolti 513 studenti (53,2% femmine e 46,8% maschi) di 12 scuole secondarie di primo grado (2 di città e 8 di provincia).

È emerso che ad avere il cellulare è la quasi totalità della fascia più giovane; 93 ragazzi su 100 tra gli 11 e i 16 anni. Rispetto a 3 anni prima il dato è salito: «Nel 2012 il 41,5% dei ragazzi rispondeva di non usare mai il telefono per entrare in rete e soltanto il 17,8% dice di usarlo tutti i giorni per quello scopo», si legge nel report conclusivo dell’indagine. «Ora il 54,1% dispone di un telefono con connessione dati, il 20,7% con connessione Wifi e solo il 2,7% ha un cellulare tradizionale». La quota di chi non lo usa «mai» è precipitata da oltre il 40% a meno del 10%. «Il 68% dei ragazzi intervistati usa il cellulare ogni giorno per navigare nel web, il 57% lo usa per collegarsi a un social (nel 2012 era il 20%) e l’88,7 per WhatsApp».

E ancora, «L’uso del telefono occupa tutti gli spazi del quotidiano, il 45,5% lo tiene acceso di notte, meno del 40% dichiara di non rispondere se riceve una chiamata o una notifica quando è a tavola con la famiglia». Sul fronte social, Facebook è usato tutti i giorni dal 16,1% degli intervistati, Messenger il 12,7%. Va più forte Instagram con il 47%.

Nel caso dei ragazzi più grandi, il questionario è stato sottoposto a 1.379 giovani (51,6% femmine, 48,4% maschi) di 18 istituti (12 in città, 6 in provincia). «Se nel 2009 (i cellulari) non erano stati nemmeno presi in considerazione come strumenti di collegamento alla rete e nel 2012 ancora il 31,8% dichiarava di non usarli per connettersi, ormai il panorama è completamente mutato e meno del 2% dichiara di non avere connessione mobile. E non rinunciano mai a usarlo: «Più dei due terzi rispondono se ricevono una notifica o una chiamata mentre sono a tavola con la famiglia (sempre 6,5%, spesso 12,3%, qualche volta il 49,6%). E quasi altrettanti hanno l’abitudine di usare il telefono di notte (sempre l’11%, spesso 19,1%, qualche volta il 33,1%).

Rispetto ai social, tra i più grandi ad andare per la maggiore sono Facebook usato tutti i giorni dal 49,3% degli intervistati e Instagram dal 47,2%. Ci sono poi Messenger con il 22,4% e Snapchat 9%. Come spiegano gli esperti, che stanno già lavorando al nuovo report, i fenomeni legati ai new media cambiano rapidamente. Come dimostra anche un altro report (il sondaggio di «Di-te», Associazione nazionale dipendenze Tecnologiche nel 2017) i giovani non riescono proprio a dire di no al touch screen: il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni ha difficoltà a prendersi una pausa dalle nuove tecnologie, tanto da arrivare a controllare in media lo smartphone 75 volte al giorno. Addirittura il 7% lo fa fino a 110 volte al giorno.

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