Sta meglio il ferito fuori dallo stadio
Ma sarà denunciato per la bomba carta

Sta meglio il tifoso di 32 anni che mercoledì sera 24 febbraio, nel corso del raduno non autorizzato fuori dallo stadio in occasione di Atalanta-Real Madrid, è rimasto ferito a una mano per colpa di una bomba carta che gli è scoppiata a distanza ravvicinata.

Erano le 19,30, momento clou del raduno, quando circa duemila persone si sono ritrovate per accogliere, in barba alle norme anticovid e al buonsenso, il bus dell’Atalanta prima della partita.

Il trentaduenne – che non fa parte del direttivo della Curva Nord né risulta essere un tifoso noto alla polizia – si trovava lungo viale Giulio Cesare e stava partecipando ai cori: lui stesso avrebbe lanciato un grosso petardo, una bomba carta, che gli sarebbe però scoppiata quasi tra le mani, ferendolo. È stato subito soccorso dai presenti, che lo hanno accompagnato verso le forze dell’ordine, presenti ai margini della manifestazione.

Avvolta la mano sanguinante in una sciarpa, è stato affidato alle cure del 118, che ha inviato in zona un’ambulanza: il trentaduenne è stato quindi trasferito all’ospedale Humanitas Gavazzeni e medicato al Pronto soccorso della stessa struttura. Terminati gli accertamenti diagnostici, è stato dimesso: le sue condizioni non sono gravi. È stato tuttavia poi identificato dalla polizia, che provvederà a denunciarlo per aver fatto scoppiare la bomba carta durante il raduno non autorizzato.

La questura sta vagliando le immagini delle telecamere per identificare anche gli altri tifosi che hanno sparato petardi, acceso fumogeni e, in qualche caso, anche i fuochi artificiali per i quali, in particolare, servono condizioni di sicurezza e autorizzazioni ben diverse da quelle del ritrovo di mercoledì sera.

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