Stop ai tamponi a prezzo calmierato, le farmacie decideranno in autonomia

La novità Insieme allo stato di emergenza decade anche l’obbligo di offrire i test a 15 euro per gli adulti e a 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

È un effetto della «reazione a catena» Con la fine dello stato di emergenza e la «chiusura» della struttura commissariale nazionale, decade anche il protocollo che aveva istituito i tamponi a prezzo calmierato nelle farmacie. Salvo novità in arrivo oggi, infatti, le farmacie non saranno più tenute a offrire i test a 15 euro per gli adulti e a 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, come invece avviene da agosto 2021 (quando appunto fu sottoscritto il «protocollo Figliuolo»), ma potranno decidere autonomamente il prezzo.

La Regione è orientata a «convogliare» i cittadini verso ospedali e laboratori convenzionati per il test (gratuito) di fine isolamento

Sempre in concomitanza con la fine dello stato di emergenza, cambia anche l’offerta dei test per fine isolamento (guarigione). La Regione è orientata a «convogliare» i cittadini verso ospedali e laboratori convenzionati per il test (gratuito) di fine isolamento; non saranno più indirizzati anche verso le farmacie, dove invece negli ultimi mesi era stato possibile sottoporsi gratuitamente ai test di guarigione, di fine quarantena o di rientro dall’estero (era il Servizio sanitario regionale che «rimborsava» la farmacia).

Il fabbisogno di tamponi è comunque destinato a diminuire ulteriormente, visto che da domani andrà in isolamento solo chi è positivo e verranno di fatto abolite le quarantene per i contatti stretti; da maggio, poi, sarà superato anche il Green pass sui luoghi di lavoro (il tampone serve finora ai lavoratori non vaccinati).

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