Temperature e precipitazioni: ottobre, record che fanno paura

Meteo. La pesante anomalia termica ha portato la colonnina di mercurio a valori quasi doppi rispetto al 2021. Desolante la situazione delle piogge.

La meteorologia è certamente materia per esperti, ma è sotto gli occhi di tutti la pesante anomalia termica che il mese di ottobre ha registrato sull’intera Penisola. Anche la nostra provincia, naturalmente, è stata coinvolta dalle recenti vicende atmosferiche, davvero uniche nel panorama autunnale. Non c’è ancora l’ufficialità, ma pare che questo mese di ottobre possa risultare il più caldo e siccitoso di sempre, cioè da quando esistono le osservazioni strumentali eseguite in modo costante (fine ’800 circa).

I motivi di questa marcata anomalia vanno ricercati soprattutto nell’inconsueta disposizione delle masse d’aria a livello europeo, cioè nell’avvicendarsi della alte pressioni (bel tempo) e basse pressioni (brutto tempo). Il punto sta proprio nella costante invadenza da Sud dell’anticiclone africano, divenuto ormai familiare da tempo, perché nel corso dell’anno le sue incursioni sono state davvero troppe. Fra queste almeno tre hanno interessato il mese di ottobre, succedendosi a brevi periodi di maltempo che hanno portato le poche precipitazioni soprattutto sulle Alpi Orobie e limitatamente all’inizio della terza decade. Si diceva dell’anticiclone africano: si tratta di una struttura che consente all’aria calda presente sui deserti africani di espandersi verso latitudini settentrionali, fino ad interessare anche buona parte del centro Europa; la frequenza e la direzione di questo movimento (senso meridiano Sud-Nord), rappresentano l’anomalia di cui stiamo parlando dalla quale sono scaturite temperature oltre la media e le scarse precipitazioni. Entriamo ora nel merito dei dati registrati in provincia nel mese che si conclude giusto oggi, confrontandoli con ottobre del 2021 (mese che registrò valori mediamente nella norma climatica) e scopriremo davvero una situazione a dir poco sconcertante.

Non c’è ancora l’ufficialità, ma pare che questo mese di ottobre possa risultare il più caldo e siccitoso di sempre, cioè da quando esistono le osservazioni strumentali eseguite in modo costante (fine ’800 circa)

Ipotizziamo di dividere il territorio in pianura, zona pedemontana con la città, Prealpi e, infine, Alpi Orobie. I parametri presi a riferimento e di cui forniamo i valori sono: la temperatura media mensile (dato molto importante ai fini climatologici) e l’accumulo mensile delle precipitazioni. Partendo dalla temperatura media mensile, vediamo quindi la pianura, dove a ottobre 2021 si registrò una madia di +13.6°C, mentre oggi si attesta +17,5°C, cioè con uno scarto positivo di ben +3.9°C. Per la fascia pedemontana e la città la situazione si discosta poco: +12,6°C nell’ottobre del 2021, e +16,8°C circa la situazione attuale (4,2°C in più). Anche sui rilievi l’anomalia è stata pesante: sulle fascia prealpina a mille metri di quota circa, il valore termico medio fu di +9,6°C, mentre oggi si deve registrare uno sconcertante +13,8°C (+4,2°C). Infine le Alpi Orobie, significative per la quota (circa 2.000 metri): ebbene, a fronte dei +5,1°C dello scorso anno, anche in quota la temperatura media mensile di ottobre è stata di circa +9,2°C (+4,1°C).

Vediamo ora il parametro delle precipitazioni: in pianura la situazione attuale è desolante, con meno di dieci millimetri (almeno 60, invece, caddero nel 2021). Anche nella zona pedemontana e in città la pioggia è stata pressoché assente, solo 10 millimetri circa a fronte dei 100 millimetri dello scorso anno. Male anche sulle Prealpi, con almeno 50 millimetri di pioggia (meno della metà dello scorso anno). Si salvano, invece, le Alpi Orobie, cioè la fascia montuosa più settentrionale, che è riuscita a «captare» le umide correnti meridionali transitate nella seconda decade. Come si può osservare, la situazione appare a dir poco drammatica, soprattutto perché alle spalle abbiamo avuto mesi di siccità e temperature costantemente sopra la media climatica.

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