Temperature record, il Serio è in secca. «Caldo africano, l’erba cresce ancora»

AMBIENTE. Il meteorologo: «Clima anomalo, da oggi lento calo». Ma 3-4 anni per riavere la falda di due anni fa. Agricoltori sorpresi: «Mai successo: se continuasse, sarebbe un serio problema per il sistema irriguo lombardo».

L’impatto visivo è davvero impressionante: nella Bassa il Serio appare completamente in secca. Il letto del fiume che scorre sotto il ponte della Francesca, tra Cologno e Ghisalba, si mostra senza una goccia d’acqua. Del resto lunedì nella Bergamasca si sono toccate temperature record, con punte di 30-31 gradi. E se l’agricoltura ne risente parzialmente, visto che è comunque ottobre e non sono più previste le irrigazioni dei campi, il fatto che gli agricoltori stiano sfalciando l’erba in questo periodo è davvero un’anomalia senza precedenti.

Perché fa così caldo

Ma andiamo con ordine. Perché fa così caldo a ottobre? Lo spiega Edoardo Ferrara, meteorologo di «3B Meteo»: «Stiamo vivendo questa situazione molto anomala per la persistenza dell’anticiclone subtropicale, che presenta praticamente gli stessi parametri del Nord Africa. Al momento non ci sono differenze climatiche tra il Nord Africa e l’Europa occidentale, completamente interessata da questa “cupola africana” che riguarda la Lombardia e la Bergamasca, dove si sono registrate temperature record oltre i 30 gradi. I precedenti record risalivano al 2011 e in varie città del Nord Italia si sono superati anche di un grado, mentre a Bergamo nell’ottobre del 2018 si era arrivati a 30,4 gradi, record al momento imbattuto».

Fa ancora caldo, molto, in pianura, ma pure in quota dove si è assistito allo spettacolo delle cascate del fiume Serio. Video di www.bergamotv.it

Chi risente di più delle temperature anomale

A risentire delle temperature anomale è soprattutto il mondo agricolo. «Per fortuna siamo a ottobre e ormai l’acqua non è più necessaria per le irrigazioni dei campi – sottolinea Francesco Tassetti, vice direttore di Confagricoltura Bergamo –: di certo le temperature così elevate stanno facendo crescere di nuovo l’erba, tanto che gli agricoltori hanno dovuto provvedere con uno sfalcio in più e fuori stagione».

«Ora stiamo cercando di capire come comportarci per la semina autunnale di cereali e foraggi – aggiunge Franco Gatti, presidente di Coldiretti Bergamo –, che solitamente partiva tra settembre e ottobre e che quest’anno, non essendo ancora arrivato l’autunno, è in attesa. Francamente un caldo così anomalo in questo periodo dell’anno non l’ho mai visto: se dovesse ripetersi anche nei prossimi anni, si creerebbe un serio problema per tutto il sistema irriguo lombardo».

Che cosa si può fare

«Il Serio in secca nella Bassa non è in sé un evento così eccezionale: trattandosi infatti di un fiume carsico e pensile, l’acqua scorre anche al di sotto della ghiaia – rileva Mario Reduzzi, direttore del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca –: detto questo, si tratta di un mese di ottobre davvero eccezionale, con temperature che non sono mai state così alte. Arriviamo da un’estate particolare, iniziata bene sotto il profilo idrico tra giugno e luglio e poi divenuta sofferente tra agosto e settembre. A ottobre la necessità di acqua è limitata al settore orticolo e florovivaistico. Il vero allarme per l’agricoltura lombarda ci arriva dalla falda: quest’anno si è dovuti ricorrere all’acqua della falda che, per tornare ai livelli antecedenti il 2022, necessiterà di almeno tre o quattro anni».

Ma l’uomo può in qualche maniera intervenire per invertire questa rotta? «Qualcosa può fare, per esempio attraverso la coltura delle marcite, che sfrutta l’acqua delle risorgive e che un tempo era diffusa anche nella nostra provincia, ma che ora è sparita, pur rappresentando un ottimo investimento da questo punto di vista – rileva Reduzzi –. Si potrebbero indirizzare mirati finanziamenti in questo settore. Nel frattempo attendiamo la pioggia, sperando non arrivino delle bombe d’acqua, ma fenomeni più leggeri». Per l’appunto, sul fronte delle previsioni meteo, cosa ci aspetta?

Le previsioni per i prossimi giorni

«Da martedì le temperature inizieranno a calare giorno dopo giorno, perdendo qualche grado, ma mantenendosi ben oltre la media del periodo anche di 8-10 gradi – annuncia ancora il meteorologo Ferrara –. In montagna le temperature sono da piena estate: lo zero termico supera i 3.500 metri. A Livigno si sono sfiorati i 9 gradi e siamo a 2.800 metri di quota. Con molta lentezza l’anticiclone andrà a indebolirsi e da domenica arriverà qualche piovasco sparso: niente di paragonabile alle vere piogge atlantiche. Dopo il 16 ottobre assisteremmo a perturbazioni più organizzate e a temperature che rientreranno nelle medie del periodo. L’autunno potrebbe dunque arrivare dopo la metà di ottobre».

Meteo - Previsioni per la settimana. Video di www.bergamotv.it

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