
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 09 Maggio 2025
Tra i giovani meno auto e patenti: sale l’età media dei mezzi
MOBILITÀ. A Bergamo circolano più di 700mila automobili, due ogni tre persone. Un numero enorme, nettamente al di sopra della media dell’Unione europea, non più sostenibile dalla nostra rete stradale.
Bergamo
Non a caso, i dati del Politecnico di Milano rilevano che, in media, anche nelle ore di punta non circola più del 10-12% delle vetture immatricolate. In altre parole, in qualsiasi momento della giornata circa nove su dieci delle nostre auto sono ferme in un garage o in un parcheggio. È la conseguenza del modello occidentale di mobilità basato sulla proprietà privata e l’uso individuale dei mezzi di trasporto.
A Bergamo circolano più di 700mila automobili, due ogni tre persone. Un numero enorme, nettamente al di sopra della media dell’Unione europea, non più sostenibile dalla nostra rete stradale
Il focus domenica su eco.bergamo
Ma qualcosa, nel nostro modo di concepire il rapporto con le quattro ruote, sta cambiando. Proprio a questa trasformazione della mobilità, lenta e sotterranea, ma costante e profonda, è dedicato il servizio centrale di otto pagine del prossimo numero di eco.bergamo, il supplemento di 52 pagine di ambiente, ecologia, green economy in edicola domenica 11 maggio gratis con L’Eco (resta poi disponibile in edizione digitale su questo sito).
Il parco circolante invecchia
Ci stiamo disinnamorando dell’auto di proprietà. I dati della Motorizzazione civile di Bergamo evidenziano che, nel 2024, sono state immatricolate 23mila vetture rispetto alle 33mila del 2019. Un calo del 31%, che va di pari passo con l’invecchiamento del parco circolante: da una media di 8,4 anni si passa a una di 9,6. Nella Bergamasca le auto si comprano sempre più raramente e si cambiano con una frequenza minore rispetto al passato. Sia ben chiaro: i veicoli sulle nostre strade restano un’enormità e continuano ad aumentare. Nel 2022 erano 703mila, nel 2024 sono 720mila. Ma si tratta di una crescita meno marcata che in passato, a testimonianza di come certe fasce della popolazione, i giovani in primis, ma anche chi vive in città, non considerino più la proprietà di un veicolo come un viatico indispensabile verso l’indipendenza e, soprattutto per i neo-maggiorenni, verso l’età adulta.
Le scelte degli under 25
Dal 2022 al 2024 il numero di iscrizioni nelle autoscuole di Bergamo e provincia è calato, seppure lievemente: si passa da 24mila a 23.700. Negli ultimi tre anni il numero di under 25 in possesso della patente è sceso di 900 unità, da 18.400 nel 2022 a 17.500 nell’anno scorso. È un campanello d’allarme per il mondo dell’automobile. Per molti giovani la proprietà di una vettura – con i costi connessi, a partire da un’assicurazione media di 773,31 euro (dati Segugio) – è superflua, inutile o economicamente insostenibile. Così, tra le priorità dei neo-maggiorenni non si trovano più il conseguimento della patente e l’acquisto dell’auto. I motivi dietro questo allontanamento dalle quattro ruote sono sotto gli occhi di tutti: i costi elevati, ma anche il cambio di mentalità dei giovani, che preferiscono investire in esperienze per il tempo libero come i viaggi, anziché nei beni di consumo. Guardando a queste tendenze, le alternative per il futuro possono essere i servizi di «car sharing» e di «car pooling»: insomma, l’auto condivisa. Ma per renderla veramente competitiva, accessibile ed ecologica servono le due grandi transizioni verso il motore elettrico e la mobilità autonoma.
Quasi la metà delle nuove auto dei bergamaschi sono del tutto o in parte elettriche. Delle perplessità verso le vetture ibride ci sono: c’è chi osserva che possano rallentare la transizione verso le vero auto elettriche ma si tratta, comunque, di un primo passo nella direzione giusta
Il declino di benzina e diesel
Cambia anche il mix di motori. Le auto si comprano ancora, questo è certo, ma non sono più tutte a benzina e diesel. Le nuove immatricolazioni di vetture endotermiche, anzi, calano o ristagnano, mentre crescono quelle delle ibride e delle elettriche. Nel 2024 le ibride benzina-elettrico e diesel-elettrico erano il 42% delle nuove immatricolazioni, mentre le auto elettriche erano il 5,6% del totale contro lo 0,8% di cinque anni fa. Il dato è emblematico: quasi la metà delle nuove auto dei bergamaschi sono del tutto o in parte elettriche. Certo, delle perplessità verso le vetture ibride ci sono: c’è chi osserva che possano rallentare la transizione verso le vero auto elettriche: ma si tratta, comunque, di un primo passo nella direzione giusta.
Dalle auto il 24% dello smog nell’aria
E per fortuna: il parco auto genera il 24% dell’inquinamento atmosferico europeo. E Bergamo, nel 2024, era tra le peggiori città europee per la qualità dell’aria. Ridurre le emissioni, insomma, non è solo fondamentale per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione europea della neutralità climatica: è anche, e in primo luogo, una questione di salute pubblica. L’aria meno inquinata fa stare meglio e fa vivere più a lungo.
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