Vaccinazioni anti Covid, caccia agli spazi
Tra le ipotesi il Palacreberg e l’ex Una Hotel

Coronavirus, l’Ats sta battendo palmo a palmo la provincia per trovare le strutture adatte ad ospitare la fase della campagna vaccinale che riguarderà mezzo milione di bergamaschi. Previsti tre grossi centri, ma non la Fiera di via Lunga. A giorni la decisione.

Fiere, discoteche, palatenda, capannoni, anche centri commerciali e alberghi. In questi giorni l’Ats sta battendo palmo a palmo la provincia per trovare le strutture adatte ad ospitare la fase più importante (dal punto di vista quantitativo) della campagna vaccinale, quella che riguarderà cioè mezzo milione di bergamaschi. La fase massiva, come è stata definita da Palazzo Lombardia. «Stiamo facendo i calcoli anche in base alla proposta che sta elaborando la Regione» spiega Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario dell’Ats: «L’ipotesi è quella di grossi centri: per la Bergamasca potrebbero essere 3, uno oltre i 10 mila metri quadri e due sui 7.000. Qui verrà organizzata la vaccinazione di circa mezzo milione di abitanti».

«Sopralluoghi da giorni»

Basandosi su quanto visto a Milano lo scorso weekend «servono dai 3 ai 4 minuti per ogni paziente per l’anamnesi e altrettanti per l’inoculazione del vaccino. Escludiamo poi la fase di osservazione che esce dal tempo tecnico. Su questi tempi stiamo facendo il calcolo di quante persone servono per vaccinare questo grande numero di bergamaschi, tenendo conto che il rapporto sarà un medico-un infermiere».

Da qui la necessità di trovare tanti infermieri volontari e soprattutto medici«tenendo conto che l’operazione arriverà a giugno, se tutto va bene, ma probabilmente anche un pochino più avanti». I numeri hanno un immediato riflesso sulla scelta delle strutture: «Questa settimana dobbiamo riuscire ad indicare delle ipotesi» conclude Tersalvi.

Prospettiva confermata dal direttore generale Massimo Giupponi: «Stiamo lavorando per essere operativi nella fase massiva: ad oggi non è possibile dire dove andremo a fare le vaccinazioni, stiamo facendo sopralluoghi da giorni e vedendo di tutto e di più. Fortunatamente ci sono tante persone che si sono messe a disposizione: sceglieremo degli spazi importanti insieme a sedi territoriali, evidentemente più piccole, sul modello di quelle usate per le vaccinazioni antinfluenzali, per capirci, e poi ci saranno quegli studi dei medici che avranno dato la disponibilità, insieme ad alcune farmacie. Naturalmente rimarrà sempre aperto il canale ospedaliero delle Asst che pensiamo di rinforzare con la rete degli ospedali privati».

Quel voto di Promoberg

«Non stiamo dicendo che saranno impiegate le tre fiere, ma che ci saranno tre grandi strutture» avvisa Giupponi: «Le stiamo verificando caso per caso, e voglio ringraziare i sindaci per la grandissima collaborazione». In realtà della partita non dovrebbe proprio essere la Fiera di via Lunga che sta ospitando l’ospedale da campo: Giupponi glissa sul tema, ma è arcinoto come nell’ultima assemblea di Promoberg sia stata votata all’unanimità l’indicazione al Cda di lavorare per (ri)ottenere la struttura entro fine agosto.

Considerando il fatto che a) la campagna vaccinale potrebbe esserci non solo quest’anno, b) che la mancata disponibilità dell’immobile significherebbe la fine di Promoberg e delle manifestazioni espositive in città e c) ci sono altri spazi disponibili a minor prezzo, è difficile che la struttura di via Lunga sia in ballo a questo giro.

Voci di corridoio danno invece un certo qual interesse sul Palacreberg e anche sull’ex Una Hotel di via Borgo Palazzo. Entrambe le strutture, soprattutto la prima, hanno ampi spazi interni ed esterni. Nel senso che bisogna immaginare strutture dotate anche di ampi parcheggi e una viabilità adeguata per fare fronte ad un notevole afflusso di persone. Documenti della Regione alla mano, negli spazi tra 6.000 e 13.500 metri quadri sono difatti previsti dai 9.000 ai 16.500 vaccini somministrabili al giorno.

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