«Vaiolo delle scimmie: nessun caso in Lombardia»

Il nuovo virus La Regione ha attivato il sistema di monitoraggio. Gli ospedali Fatebenefratelli Sacco e San Matteo saranno i centri di riferimento.

La Direzione generale Welfare di Regione Lombardia esclude al momento la presenza di casi di vaiolo delle scimmie (oggetto di attenzione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) in Lombardia. Regione Lombardia ha attivato il proprio sistema di monitoraggio per vigilare sulla possibilità che emergano casi. L’Unità operativa della Prevenzione della Direzione generale Welfare ha provveduto, infatti, a inoltrare alle aziende ospedaliere e alle aziende sanitarie la circolare diffusa dal Ministero della Salute.

I centri di riferimento per la Lombardia

Sono stati individuati come laboratori e centri di riferimento l’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano e l’Irccs San Matteo di Pavia. Nella giornata di venerdì 20 maggio c’è stata una riunione con i referenti Ats sorveglianza delle malattie infettive e ne è già stata fissata un’altra per lunedì. All’incontro hanno preso parte i responsabili delle infettivologie delle Asst e i referenti Ats per la sorveglianza delle malattie infettive, al fine di fare il punto sulla situazione e dare informazioni tecniche e organizzative. Inoltre il software delle malattie infettive verrà aggiornato per consentire la segnalazione del vaiolo delle scimmie da parte di qualunque medico di medicina generale o pediatra di libera scelta.

«Le infezioni o malattie trasmissibili tra gli animali e l’uomo (zoonosi) - ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti - sono un pericolo sempre presente a cui dobbiamo far fronte aumentando la nostra preparazione. Si rileva quanto mai previdente la scelta di aver inserito nella legge di riforma della sanità lombarda, la costituzione di un’Agenzia per la ricerca e il contrasto alle malattie infettive. Questa struttura rafforzerà ulteriormente la capacità del sistema di far fronte all’emergere di nuove pandemie. E la nostra Regione - ha concluso - diverrà un punto di riferimento a livello internazionale».

Il vaiolo delle scimmie: che cosa è

Il vaiolo delle scimmie è una «zoonosi silvestre» che può comportare infezioni umane accidentali, che di solito si verificano sporadicamente nelle parti boscose dell’Africa centrale e occidentale. È causato dal virus del vaiolo delle scimmie che appartiene alla famiglia degli orthopoxvirus. Può essere trasmesso per contatto e per esposizione alle goccioline. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. La malattia è spesso autolimitante con sintomi che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni. I sintomi possono essere lievi o gravi e le lesioni possono essere molto pruriginose o dolorose. Il serbatoio animale del virus rimane sconosciuto, anche se è probabile che sia tra i roditori. Fattori di rischio noti sono il contatto con animali vivi e morti e la caccia e il consumo di selvaggina. Storicamente, la vaccinazione contro il vaiolo ha dimostrato di essere protettiva contro il vaiolo delle scimmie. Un vaccino (Mva-Bn) e un trattamento specifico (tecovirimat) sono stati approvati rispettivamente nel 2019 e quest’anno.

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