Zanzara tigre, non è finita
Nei prossimi giorni arriva il picco

Quella del 2016 è stata un’estate mite, non solo per quanto riguarda le temperature. Un altro fenomeno tipico della stagione calda è stato contenuto, quello cioè dell’invasione delle zanzare tigre.

L’Ats ogni anno, da maggio a ottobre, effettua un monitoraggio grazie a circa 100 punti di prelievo distribuiti su 18 Comuni della provincia, dalla montagna alla pianura, dai laghi alle colline. «Gli ultimi dati che abbiamo – commenta Maffi – sono aggiornati al 22 agosto e sono buoni. Rispetto al passato le zone infestate sono diminuite, di una percentuale media tra il 15 e il 20%». In città nessun quartiere, rispetto al passato, è risultato molto infestato, Santa Caterina ha però oltrepassato il valore di oltre 150 uova.

A ciò si aggiunge il meteo: «Le piogge così intense di volta in volta hanno lavato via le uova depositate nei tombini e nelle caditoie, impedendo alle larve di proseguire la crescita. Inoltre anche la forte escursione termica sempre legata ai grandi temporali ha stressato gli insetti, che hanno depositato meno uova».

Ma un anello debole c’è stato anche quest’anno: «Purtroppo non tutti i cittadini collaborano nell’attività di prevenzione». Che è importante dal punto di vista sanitario: «Non bisogna dimenticare che le zanzare Aedes sono potenzialmente vettori di alcuni virus tra cui il Niel e il Chikungunya, sono parainfluenzali non pericolosi ma possono provocare febbre e vomito», prosegue Maffi, che invita a rivolgersi a medici di base e pediatri in casi di questo tipo.

«Ora però è in arrivo il picco dell’infestazione, solitamente tra la fine di agosto e i primi di settembre, per via del ciclo di vita della zanzara tigre. È questo il periodo in cui anche i nostri servizi si intensificano, poi da metà settembre il fenomeno andrà scemando fino alla scomparsa con le temperature sempre più rigide». È stata costante, invece, l’altra invasione, quella dei moscerini riscontrata in vari quartieri della città: un fenomeno che però non desta preoccupazioni sul fronte sanitario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA