Zona rossa, scattano le restrizioni
Controlli e deroghe. «Siate responsabili»

Prima stretta da giovedì 24 dicembre a domenica 27. Per gli spostamenti deroghe e autocertificazione. Intensificati i controlli in ore e punti nevralgici.

Rieccoci in zona rossa. Da oggi e fino a domenica 27, poi ancora dal 31 dicembre al 3 gennaio, e il 5 e 6 gennaio, tornano in vigore i divieti di quest’autunno, seppure con qualche deroga per consentirci di trascorrere le feste con parenti o amici. In mezzo qualche sprazzo di arancione, in cui saranno aperti anche i negozi, ma non bar e ristoranti, che dopo aver abbassato le serrande ieri sera, potranno tonare ad alzarle solo il 7 gennaio, quando torneremo in zona gialla. La stretta di Natale ci costringe dunque a rispolverare le autocertificazioni: dovremo averle sempre a portata di mano fino all’Epifania, tenendo conto che in zona rossa si potrà uscire di casa solo per ragioni di lavoro, salute, necessità e, novità di questo periodo, una volta sola al giorno in un massimo di due persone (esclusi gli under 14, i disabili e le persone non autosufficienti), per andare a trovare parenti o amici. Deroghe che da una parte allentano la stretta dei divieti, ma che dall’altro potrebbero complicare il compito di chi sarà chiamato a verificare la reale legittimità degli spostamenti. I controlli ci saranno, coinvolgeranno tutte le forze dell’ordine e saranno più intensi che in altri periodi.

Nelle scorse settimane il coordinamento è stato affinato dal Comitato di ordine e sicurezza pubblica, che si è riunito in Prefettura per pianificare i servizi dei prossimi giorni in tutta la provincia. «Verrà prestata attenzione soprattutto agli spostamenti – ha detto il prefetto, Enrico Ricci – lungo le strade, ma anche in autostrada e sulle ferrovie. Abbiamo mobilitato tutte le risorse a disposizione, anche perché quello di Natale è da sempre, ancor prima dell’emergenza Covid, un periodo di massimo impegno, anche in ragione di altre situazioni di criticità». Quest’anno in particolare l’attenzione sarà rivolta agli aspetti legati al contrasto della diffusione dell’epidemia. «Ripetiamo l’appello già formulato in passato – ha aggiunto il prefetto – di prestare grande attenzione, a tutela propria e della salute di tutti. Fa piacere comunque notare che i bergamaschi hanno sempre dimostrato un grande senso di responsabilità».

I controlli

La provincia sarà suddivisa in tre zone, presidiate da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale ed Esercito. «Torniamo a operare come abbiamo già fatto durante la precedente zona rossa – ha detto il questore, Maurizio Auriemma –: Polizia di Stato e Polizia locale eserciteranno controlli più intensi soprattutto in città e nella zona di Treviglio, mentre nel resto della provincia opereranno prevalentemente i Carabinieri. In caso di assembramenti, interverremo in maniera equilibrata, ma è probabile che, vista la chiusura dei negozi e degli esercizi pubblici e con il divieto di uscire, non ce ne saranno. Metteremo in campo più risorse anche nei giorni festivi, ma con molta tranquillità e responsabilità».

Fino a domenica gli spostamenti saranno limitati, comunque – nonostante le deroghe – all’interno della regione. «Molto sarà lasciato alla coscienza del cittadino – dice il comandante provinciale dei Carabinieri, Alessandro Nervi –. Tuttavia i controlli elettronici ci daranno la possibilità di capire se, eventualmente, qualcuno si è spostato più volte».

Le sanzioni

A quel punto scatteranno le sanzioni, che vanno da 400 a 3.000 euro. «Per il resto – specifica Nervi – abbiamo rafforzato i controlli durante le fasce pomeridiane e serali, in cui tendenzialmente la gente potrebbe trovare scuse più semplici per muoversi. La notte i controlli ci saranno, ma sarà anche più facile individuare chi si muove indebitamente». In città la Polizia locale ha previsto l’impiego di due pattuglie ogni turno esclusivamente per i controlli anti-Covid. «Altre pattuglie – spiega la comandante Gabriella Messina – saranno libere per segnalazioni che arriveranno alla centrale operativa. Tenderemo a concentrarci nelle zone centrali, ma potremo fare verifiche anche nei luoghi dove vengono generalmente segnalati assembramenti, come nei parchi o in periferia».

Servizi vicini

In zona rossa è sempre possibile raggiungere le seconde case (purché all’interno della regione), fare attività sportiva a livello individuale e passeggiate nei pressi della propria abitazione; i luoghi di culto possono essere raggiunti, sempre facendo valere la «situazione di necessità», essendo ammesse le funzioni religiose.

Come per i negozi aperti, vale il principio di contiguità, bisogna cioè «raggiungere il luogo di culto più vicino a casa. Resta infine il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.

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