A Bergamo arriva Manuel Agnelli, gran finale del tour in attesa dell’album

Il concerto Il rocker in tournée senza gli Afterhours con altri musicisti. Il concerto il 12 agosto al «Nxt Station» di piazzale Alpini. Leggi l’intervista di Ugo Bacci su «L’Eco di Bergamo» di lunedì 8 agosto.

Che faccia il guru del rock, sia in tv, presti la voce narrante al docu-film «Tutankhamon. L’ultima mostra», Manuel Agnelli è pur sempre un personaggio. Alla testa degli Afterhours ha disegnato un pezzo di mappa della musica italiana, a «X Factor» ha regalato il volto più carismatico degli ultimi anni. Come lo guardi incarna lo spirito del rocker alternativo e spigoloso. Un’anima errante, libera quanto basta per destreggiarsi in un ambito dove le imposizioni sono tante, ma le scappatoie esistono. Manuel l’ha capito e oggi si prende la responsabilità di ballare da solo in un tour con nuovi compagni d’avventura, fuori dal guscio protettivo della band di sempre. Giusto a Bergamo, il 12 agosto, chiude la tournée estiva 2022 al «Nxt Station» di piazzale Alpini (inizio ore 21.30; biglietti disponibili).

L’uscita del primo album solo è fissata per il 30 settembre prossimo, titolo: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Dopo «La profondità degli abissi», «Proci» e «Signorina mani avanti» sono singoli in circolazione che anticipano qualcosa del prossimo lavoro. La band sul palco vede in forza Frankie e DD dei Little Pieces of Marmelade, Beatrice Ottolini, Giacomo Rossetti dei Negrita.

«Mi sto divertendo tanto. C’è uno spirito affatto aziendalistico: questo non è un progetto finalizzato, il disco deve uscire, però non siamo in promozione. Stiamo andando in giro per suonarcela e cantarcela. Ed è quello che dovrebbe essere sempre. Mi diverto perché sono contaminato dall’energia degli altri; Frankie e DD sono molto giovani e hanno voglia di suonare a tutto spiano. Tutti ne abbiamo. Ci troviamo bene dal punto di vista umano e musicale. Ci stiamo scoprendo di sera in sera. C’è un bel clima. Con noi sta viaggiando Massimo Pupillo, che lavora con la produzione. È il bassista degli Zu, un musicista fantastico. Alla fine dei concerti sale sul palco anche lui per fare con noi una cover dei Gang Of Four. Alla fine questo tour è un ritorno a quello che dovrebbe essere: suonare con i pezzi davanti».

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