Aldrin vende i cimeli della conquista della Luna

L’asta L’astronauta americano, 92 anni, unico ancora in vita dello storico viaggio dell’Apollo 11, ha deciso di disfarsi della sua collezione personale di oggetti protagonisti della missione. Saranno battuti all’asta da Sotheby’s a New York martedì 26: «È la summa della mia carriera, dagli studi a West Point al primo sbarco sul satellite. Me ne separo perché ho capito che era il momento giusto» per condividerli col mondo».

Va all’asta a New York la Luna di Buzz Aldrin: cimeli appartenuti all’ultimo astronauta dell’Apollo 11 (92 anni, ancora in vita) saranno battuti da Sotheby’s a New York martedì 26 luglio. L’annuncio è arrivato alla vigilia del 53° anniversario dello storico sbarco (20 luglio 1969) che vide Neil Armstrong e Aldrin primi uomini a camminare sulla superficie lunare, mentre il terzo uomo della missione, Michael Collins, li aspettava nell’orbita lunare a bordo del modulo di comando Columbia.

L’asta includerà oggetti relativi alle missioni di Aldrin su Gemini 12 e Apollo 11, materiali usati dall’astronauta nell’addestramento, cimeli legati all’inizio della sua carriera e decorazioni e riconoscimenti ricevuti dopo lo sbarco sulla Luna. Armstrong è morto nel 2012, Collins nel 2021. Aldrin è l’ultimo rimasto di quella incredibile impresa di 21 ore e 36 minuti che segnò una tappa storia dell’esplorazione umana dell’universo e rilanciò il primato americano nello spazio. «Questa collezione è la summa della mia carriera, dagli studi a West Point alla mia prima passeggiata spaziale con Gemini 12, al primo sbarco sulla Luna, dove piantammo la bandiera americana» ha detto l’astronauta, che ha deciso di separarsi dei suoi cimeli perché, dopo attenta considerazione, ha capito che era «il momento giusto» di condividerli col mondo: «Per molti sono i simboli di un momento storico, ma per me sono sempre rimasti i ricordi personali di una vita dedicata alla scienza e all’esplorazione».

Ed ecco dunque alcuni pezzi forti: la giacca bianca con l’emblema della Nasa indossata nel viaggio verso la Luna e ritorno - numero di serie 1039 - ha una stima tra 1 e 2 milioni di dollari; la stessa valutazione data da Sotheby’s «al famoso interruttore elettrico che - spiega l’astronauta - per poco non ci costò la vita» e che viene battuto assieme «al pennarello che ci ha salvato»: fu un’idea di Aldrin usare quello per premere sulla punta del pulsante che azionava il motore di ascesa, il cui interruttore si era appunto bloccato, e che consentì quindi al Modulo Lunare di sollevarsi dalla superficie del satellite riportando i due astronauti sul Columbia e poi sulla Terra.

In asta andrà anche un cimelio della missione Gemini 12: lo stendardo ricamato a mano con le parole «Go Army Beat Navy» (vai Esercito, batti la Marina!), che fu dispiegato durante la passeggiata spaziale di Buzz. Laureato presso la famosa scuola di guerra dell’Esercito americano a West Point, l’astronauta se lo portò dietro nel 1966 dopo che il collega Tim Stafford ne aveva fatto volare uno con la scritta «Go Navy Beat Army» (vai Marina, batti l’Esercito!) durante la missione Gemini 6. Fu un portafortuna: quell’anno, durante la tradizionale partita tra cadetti, l’Esercito battè la Marina 20 a 7.

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