Allo Spazio Cam, quattro giorni con la fotografia

Maratona La rassegna «Immagina», curata dai fotografi Crupi, Taeggi e Acerbis, fino a domenica 24 incrocia musica, letteratura, disegno, video, immaginazione, riflessione, analisi, con un programma che spazia dalla mostra tradizionale alla proiezione di «film fotografici» di autori internazionali, a un progetto collettivo realizzato da e con il pubblico.

Ma quanto è cambiata la fotografia? Non si tratta soltanto dell’«acqua sotto i ponti» che è passata dall’invenzione della prima macchina fotografica allo smartphone, ma anche della rapida evoluzione del modo di guardare e rappresentare il mondo attraverso l’obiettivo. Per decenni la fotografia è stata «l’attimo rubato al trascorrere del tempo» e poi, in pochi anni, la cultura dell’immagine fissa è completamente mutata, sia come veicolo di informazione che come oggetto di consumo diffuso, fino a diventare una forma di narrazione visiva complessa, interdisciplinare, un «film fotografico» o un «visual story-telling», per strizzare l’occhio a un termine di moda. Su queste nuove potenzialità del linguaggio fotografico si interroga la rassegna fotografica «Immagina», nata dall’incontro tra Spazio Cam e Transizioni, due associazioni culturali che promuovono il dialogo tra cultura fotografica, altre forme espressive e grande pubblico.

Appuntamento in via San Tomaso

Da giovedì 21 a domenica 24, nello Spazio Cam di via San Tomaso, 84, una maratona di quattro giorni dedicata alla fotografia, curata dai fotografi Andrea Crupi, Michela Taeggi e Francesco Acerbis, incrocia musica, letteratura, disegno, video, immaginazione, riflessione, analisi, e fotografia, con un programma che spazia dalla mostra fotografica tradizionale alla proiezione di «film fotografici» di autori internazionali, dalla lettura di portfolio a un progetto fotografico collettivo realizzato da e con il pubblico.

Si valutano i portfolio

Si comincia giovedì 21, dalle 18 alle 20, con le letture di portfolio con Francesco Acerbis e Michela Taeggi; venerdì 22, dalle ore 18, inaugurazione di «Città», un progetto fotografico e musicale del fotogiornalista e autore Acerbis e del chitarrista e compositore Michele Agazzi: una mostra fotografica «classica» che presenta le due «città invisibili» di Fillide e Zaira e cinque «film fotografici», sonori e visivi: «Città invisibile, un omaggio a Italo Calvino», «La città muta», «Nero», «Après 17 heures» e «Co-vide | Shared enptiness – Appunti da un tempo sospeso». «Fotografare le città è intraprendere un viaggio statico che frammenta il reale - sottolinea Acerbis -, che svela il tempo nel via vai dei marciapiede, che risolve le metafore nei gesti semplici dei passanti e nelle distanze che separano un luogo dall’altro, alla ricerca dei nomi che ogni città possiede, lasciandosi trasportare in un labirinto di infinite città, sempre uguali seppure diverse, in cui l’individuo si ritrova e si perde. Nell’esposizione, la musica entra negli spazi di silenzio senza la volontà di descrivere il suono urbano delle strade e delle piazze, ma interpretando gli stati d’animo delle persone che la vivono e lasciando emergere il loro suono interiore».

Verso una mostra collettiva

La rassegna proseguirà sabato 23, dalle ore 18, con la serata «Transizioni», una passeggiata nel «film fotografico» di diversi autori internazionali. Domenica 24, alle 18, chiusura della rassegna con il lancio dell’appuntamento del 29 luglio, alle 18, con l’inaugurazione della mostra fotografica collettiva, aperta a tutti coloro che vorranno iscriversi e che proseguirà, sempre nello Spazio Cam, fino a fine agosto. Info e iscrizioni su www.spaziocam.it.

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