Da Orietta Berti a Fedez a Sanremo
Ecco i 26 big in gara all’Ariston

Annunciati i nomi dei campioni che saliranno sul palco della 71ª edizione dal 2 al 6 marzo 2021. Grandi ritorni e debutti: da Orietta Berti a Bruno «Willie Peyote». E un frullato di generi musicali dal rap al pop.

Nel suo Festival della rinascita, Amadeus assembra cantanti e canzoni. Otto i giovani, 6 usciti dalla finale di Sanremo Giovani, 2 in arrivo da Area Sanremo. I risultati arrivano in tarda serata, nonostante l’esclusione dalla giuria di Morgan che ne ha combinata un’altra delle sue. I ragazzi li scopriremo con calma, li ascolteremo sul sito del Festival, poi li dimenticheremo quasi tutti, in fretta, come accade ogni volta. Quanto ai «Big» si passa da 20 a 26 partecipanti e dunque si affolla l’Ariston in modo che ogni trasmissione, dal 2 al 6 marzo 2021, finisca alle Calende, con evidenti ricadute sugli ascolti.

Ospite non invitato, ma probabilmente presente, il malefico virus potrebbe anche dire la sua sullo spettacolo in presenza, anche se Ama da quell’orecchio non ci sente e Stefano Coletta, direttore di RaiUno, assicura che il prossimo sarà un Sanremo tradizionale, nel rispetto delle regole anti covid-19 e dei dpcm che nel frattempo saranno entrati in vigore. Si parte dal gioco giovanile per annunciare la gara più importante. A marzo si vedrà se sarà eventualmente necessario un piano B, l’ipotesi del programma televisivo senza pubblico in presenza sarebbe comunque praticabile.

La rinascita pensata da Amadeus - alla conduzione con a fianco l’autentico mattatore della kermesse canora Fiorello - serve a mandare segnali di speranza e divertimento in un tempo che resta difficile. La musica farà la sua parte. Al secondo mandato il direttore artistico e conduttore ha molto svecchiato il suono del Festival. Lo possiamo dire sulla fiducia dei nomi coinvolti. Ama quest’anno ha dovuto fare i conti con una crisi della discografia che è sempre più evidente e con quel che il mercato offre in tempi di pandemia.

Per allestire il cast Ama ha affrontato lunghe sedute di ascolto. Questa la composizione dei «Big» del Sanremo 70+1: 19 solisti, 2 gruppi da 5 elementi, 1 da 4 elementi, con l’aggiunta di un ospite, 4 i sodalizi a due voci. In tutto saranno dieci le donne a calcare il palco dell’Ariston.

Tanti anche i giovani a misura di un Festival che ormai mostra il volto della musica che gira intorno, soprattutto in radio. Del resto Ama da quel circuito viene e opera le scelte da deejay. Sanremo prova a guardare verso un futuro possibile, anche attraverso le lenti di quel suono internazionale che molti giovani cantanti hanno montato sui loro occhiali. La media dell’età stavolta è tra le più basse mai registrate al Festival della Canzone Italiana. Scheggia impazzita Orietta Berti che canta una canzone dal titolo d’antan «Quando ti sei innamorato». Fedez e Francesca Michielin fanno coppia social-vincente con «Chiamami per nome», Arisa («Potevi fare di più»), Noemi («Glicine»), Annalisa («Dieci»), Gaia, dal talent «Amici» («Cuore amaro»), Malika Ayane («Mi piace così») ripartono da qui con nuovi segnali di fumo. Tornano al futuro Ermal Meta («Un milione di cose da dirti») e Francesco Renga («Quando trovo te»), mentre Max Gazzè che all’Ariston ha sempre regalato passaggi intelligenti e buone canzoni, ci riprova con «Il farmacista», titolo di piena attualità.

C’è anche un’area che Amadeus ha dovuto per forza di cose prendere in considerazione perché il pubblico dei giovani a quella guarda. E allora ecco che a Sanremo arrivano Aiello («Ora»), Gio Evan («Arnica»), la rapper Madame («Voce»), il giovane cantautore Fulminacci («Santa Marinella»), Fasma («Parlami»), Guglielmo Bruno in arte Willie Peyote, tra rap e canzone («Mai dire mai (La Locura)»). Trovano la strada della Riviera dei fiori i Maneskin («Zitti e buoni») e il gruppo prog rock la Rappresentante di Lista («Amare»).

Trionfatore della scorsa estate Irama tenta di bissare il successo con «La genesi del tuo colore», mentre Ghemon ritorna all’Ariston da cantautore sulla via del mainstream («Momento perfetto»). Sul piano della canzone d’autore che si rinnova pensando agli anni Sessanta e Settanta qualcosa da dire hanno i siciliani Colapesce e Dimartino con «Musica leggerissima». Loro potrebbero riportare a Sanremo Carmen Consoli in qualità di ospite. Bugo da solo ci riprova legittimamente («E invece sì»), Randon è un giovanissimo rapper di ventura («Torno a te»). Il duo Coma Cose ha un nome che è tutto un programma. Canta «Fiamme negli occhi» probabilmente in stile indie alternativo.

Torna all’Ariston Lo Stato Sociale («Combat Pop») perché quest’anno non ci sono Pinguini in gara. La cosa più strana al Festival la garantiscono gli Extraliscio, bravi e geniali, pronti a dividere con Davide Toffolo, il leader i Tre Allegri Ragazzi Morti, la contraddizione di «Bianca luce nera». Inutile ribadire che certi nomi diranno poco al pubblico della tv generalista, ma con quelli si convoglia sul Festival l’attenzione di altre categorie d’ascolto.

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