Gialli e poesie: ecco i consigli di lettura sotto l’ombrellone

I LIBRAI BERGAMASCHI. «Il loro grido è la mia voce» e «Come funamboli» sono tra le letture consigliate dai librai bergamaschi per l’estate.

Agosto è il mese in cui si cerca di rallentare, si viaggia, si prende il tempo per sé. È anche il periodo ideale per scegliere letture che accompagnino pause, tramonti, calde notti e giornate in viaggio. In una stagione dominata dalle classifiche online e dai trend del momento, i librai cittadini ci ricordano il valore insostituibile del consiglio diretto, capace di andare oltre le mode e far emergere titoli di qualità, anche fuori dalle classifiche.

A Bergamo il tessuto delle librerie resta vivace e radicato, con una comunità che continua a leggere. «Durante l’estate, il piacere di leggere sembra crescere: le vendite di libri registrano un piccolo aumento proprio in questo periodo, confermando il fascino della lettura estiva. Inoltre, si nota un ritorno alla figura del libraio come punto di riferimento, soprattutto in correlazione a eventi culturali. In città aumenta non solo l’offerta di iniziative ma anche la domanda di un contatto diretto con esperti del settore, come librai e autori, un’esperienza che non può essere replicata né dalle piattaforme online né dalla grande distribuzione», commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai di Ascom Confcommercio Bergamo.

Dai librai cittadini che abbiamo sentito, arrivano diverse e variegate proposte di lettura per questo mese di agosto e per accompagnare le vacanze: da voci indipendenti, a storie vere e poesia. Alla Libreria Incrocio Quarenghi, che, nel mese di luglio, ha notato «un bel viavai di persone alla ricerca di un paio di libri in più per portali in vacanza oppure bambini e ragazzi per qualche lettura estiva», il suggerimento è doppio: «Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia» di Michele Roul (Terrarossa Edizioni) e «Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza» (Fazi Editore).

Il primo è un romanzo d’esordio selezionato tra le «quote indipendenti» del Premio Strega 2024: «tratta di qualcosa che non vorremmo leggere: una coppia di genitori che perde i due figli in un incidente stradale – spiegano i librai Mauro Messina, Giulia Greco e Sara Latorre - Un tema di cui è difficile scrivere, un dolore che non si può raccontare. E infatti l’autore ha la finezza di non farlo. Piuttosto stila un inventario degli oggetti che hanno costellato la vita di questa famiglia, ogni oggetto un capitolo brevissimo di una, due o tre pagine, e a poco a poco, attraverso di essi, ricostruisce vicende e sentimenti dando vita a un’interessante struttura narrativa». Il secondo è una raccolta di poesie scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023. «Un libro che fa riflettere sulla forza delle parole come atto di salvezza, un invito a non voltarsi dall’altra parte di fronte al genocidio che si sta consumando sotto gli occhi del mondo», lo descrivono.

La Libreria San Paolo – che conferma di aver registrato qualche avventore in più nei mesi estivi - punta su due volumi brevi ma intensi. «Come funamboli» di Marion Muller-Colard (Qiqajon, 2023) «è un pugno allo stomaco e un baluardo di speranza. Si tratta di una lettera scritta durante una di quelle tragiche coincidenze capaci di stravolgere la vita, come può esserlo il coesistere di malattia e gravidanza. Una storia vera con al centro tre figure femminili, scritta da una penna delicata e fortissima», dice la libraia Giulia. Che consiglia, anche, «L’amore dei fantasmi» di Christian Bobin (Sanpino, 2025): «Libro ideale per chi apprezza la vitalità, lo spirito dei luoghi. A metà tra prosa e poesia, come Bobin sa fare, si colloca questa raccolta di fotogrammi che sanno raccogliere passato, presente e futuro», fa presente.

Alla storica Libreria Arnoldi, «le vendite quest’anno si mantengono piuttosto equilibrate tra vari generi: saggi, biografie, saggistica e storica», fa presente il titolare Pierpaolo Arnoldi. Anche qui, due i consigli: «La montagna nel lago» di Jacopo De Michelis (Giunti, 2024) e «La levatrice» di Bibbiana Cau (Nord, 2025). «Il primo è un giallo ben scritto, strutturato e ambientato negli anni ’80 e ’90 sull’isola di Montisola. Si tratta di un libro piacevole che ha ricevuto ottimi riscontri dai lettori – spiega il libraio –. Il secondo è ambientato agli inizi del Novecento. La protagonista è una donna determinata a riscattarsi, costretta a lottare contro le convenzioni maschiliste dominanti dell’epoca».

«Leonard e Hungry Paul» di Rónán Hession (Keller, 2023) è il consiglio della Libreria Palomar che resta un punto di ferimento per la città, nonostante «le abitudini di lettura siano cambiate, si è persa la bella abitudine di portare tanti libri in vacanza», dice Valentina Porta della Palomar. Il libro che consiglia «narra la storia di due amici trentenni che vivono una vita semplice, amando giochi da tavolo e momenti di tranquillità, e celebra la bellezza della vita quotidiana e l’importanza dell’amicizia, senza colpi di scena straordinari, ma con un profondo significato. La narrazione è pacata e ironica, offrendo una riflessione su momenti ordinari che spesso sono più importanti di quelli straordinari».

Infine, un consiglio anche da Antonio Terzi della Cartolibreria Nani di Alzano Lombardo e in veste di presidente Nazionale del Sil – Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai – e presidente di Confesercenti Bergamo: «Attraverseremo le bufere» di Anne-Laure Bondoux (Edizioni e/o, 2025), un’appassionante saga familiare durante le due Guerre in Francia. «Ritagliarsi spazi per la lettura è un esercizio che dobbiamo provare a recuperare in modo consapevole e possibilmente guidato – dice Terzi - La produzione letteraria è così vasta da proporci un ventaglio di proposte così ampio che il rischio di fossilizzarsi su pochi titoli, magari quelli più spinti dal marketing editoriale, è molto alto. In città e provincia resistono diverse realtà librarie che sono preziose guide nella scelta e nella selezione, anche di proposte meno conosciute ma spesso molto più valide. Auguro ai bergamaschi di sapersi affidare loro per far fruttare al meglio il tempo del riposo attraverso buone letture».

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