Il «Busto di giapponese» di Manzù ora visibile al pubblico in piazza Vittorio Veneto

L’opera d’arte. Da giovedì 26 gennaio la sua collocazione è in piazza Vittorio Veneto, presso la sede di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Banca Popolare di Bergamo.

La scultura bronzea di Giacomo Manzù Busto di giapponese si avvicina al pubblico grazie alla sua nuova collocazione all’ingresso della filiale di Intesa Sanpaolo in Piazza Vittorio Veneto, nel centro di Bergamo. L’opera, realizzata come esemplare unico nel 1980 dallo scultore bergamasco Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Roma, 1991), nel 2022 è stata donata dagli eredi Manzù a Fondazione Banca Popolare di Bergamo, protagonista – insieme a Fondazione Giacomo Manzù, Università degli studi di Bergamo e Università degli Studi Roma Tre – di un articolato percorso di valorizzazione della storia e delle opere dell’artista avviato negli scorsi mesi che ha portato, tra le altre cose, alla pubblicazione del primo catalogo digitale ragionato dedicato alla produzione artistica di Giacomo Manzù (consultabile gratuitamente al link https://manzu.catalogo-generale.com/).

Il Busto di giapponese (dimensioni 51,5 cm x 58 x 35) si trovava fino ad oggi al primo piano del palazzo di piazza Vittorio Veneto, sede della Direzione Regionale Lombardia Nord di Intesa Sanpaolo nonché della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, ed è stata spostata al piano terra, in una nicchia che si trova sul lato destro dell’atrio dell’edificio, a cui si accede dalla Piazza. Si tratta di una collocazione che rende la scultura più accessibile anche al pubblico di passaggio in città. Alla presentazione dell’iniziativa, nella giornata di giovedì 26 gennaio, erano presenti: Giulia Manzoni, Presidente Fondazione Giacomo Manzù, Gianluigi Venturini, Direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo e Armando Santus, Presidente Fondazione Banca Popolare di Bergamo.

Una scelta, questa, condivisa tra Fondazione Banca Popolare di Bergamo e Intesa Sanpaolo, oggi impegnate insieme nel dare continuità alle iniziative filantropiche che la Fondazione promuove a vantaggio del territorio da oltre 30 anni (dal 1991): iniziative di tutela, promozione e valorizzazione delle opere di interesse artistico e storico del territorio, attività di assistenza sociale e socio-sanitaria e legate alla ricerca scientifica di particolare interesse sociale, all’istruzione e alla formazione.

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