In viaggio nel primo Ottocento per scoprire Bergamo com’era

Salto nel tempo Una mostra e un libro per esplorare attraverso le carte catastali la città di allora e l’immediato circondario e confrontarli con le immagini di oggi.

«Come era Bergamo nel primo Ottocento»: una mostra e un libro, promossi dalle Associazioni Amici delle Mura di Bergamo, Orobicambiente, Ducato di Piazza Pontida, Circolo Culturale Greppi, U.C.A.I., A.Ri.Bi., C.E.A servizi coop. sociale ONLUS, Festival del Pastoralismo, Gruppo Archeologico Bergamasco, in collaborazione con la Casa Editrice Matricardi, che pubblica il volume. «Un modo per partecipare alle attività legate a Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023», ha spiegato Franco Meani, presidente degli Amici delle Mura di Bergamo, nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa al Palazzo della Provincia. La mostra si inaugura giovedì 15 settembre, ore 17, nel grande cortile dello stesso edificio. Interverranno, oltre allo stesso Meani, Cristina Rainoldi, che ha curato esposizione e libro, Giorgio Della Vite, presidente U.C.A.I. (Unione cattolici artisti italiani), e Giovanni Dal Covolo, che firma la prefazione al libro.

L’avvicinamento alle radici

«Esporremo nella mostra dei pannelli di grandi dimensioni che accostano direttamente le mappe catastali di primo Ottocento col foto piano del 2016», continua il presidente degli Amici delle Mura. Mostra e volume permettono una sorta di sinossi fra «le mappe del catasto del Lombardo Veneto del 1810 con le odierne foto satellitari», conferma l’editore, Marco Matricardi. Mostra e libro permetteranno ai cittadini bergamaschi, con particolare attenzione

agli studenti, un avvicinamento alle loro radici, alla loro storia passata». Il volume è frutto di esperienza già rodata, facendo seguito a quelli, similmente concepiti e strutturati, su Bormio e Tirano, la Valcamonica, Cortina d’Ampezzo. Dopo Bergamo, «seguirà Genova». Il libro sarà in vendita on line e nelle edicole e librerie, al prezzo di 30 euro, a partire dal giorno dell’inaugurazione della mostra. «L’iniziativa è stata ideata in vista di Bergamo-Brescia capitale della Cultura 2023», ribadisce Cristina Rainoldi.

Il catasto

«Il libro è volutamente snello, agile, pensato per i bergamaschi, gli studenti, ma anche i turisti e visitatori, che non abbiano tempo di approfondire in loco le loro conoscenze» . Il catasto fu redatto, ab origine, ricorda Rainoldi, «per fini fiscali». L’operazione comportò «un meticoloso lavoro di mappatura, misurazione, classificazione, stima e calcolo». Il libro in oggetto «pubblica le tavole catastali di Bergamo e dell’immediato circondario (i Corpi santi cioè Castagneta, Boccaleone, Redona, Val d’Astino), realizzate nel primo decennio dell’Ottocento, e le confronta con le odierne ortofoto delle medesime aree. Si evidenziano così le corrispondenze e le trasformazioni che ogni zona ha subito negli ultimi duecento anni». Mappa dopo mappa, il volume procede «mediante un itinerario cartografico, fotografico e testuale, che, riferendosi alle quattro porte di Città Alta, esplora il centro storico e poi i borghi della Città Bassa e i territori dei Corpi Santi».

I capitoli sono accompagnati da «testi della prima metà dell’Ottocento, per la maggior parte tratti dal dettagliato “Dizionario odeporico della Provincia bergamasca” di Maironi da Ponte». «La Provincia si è aperta volentieri a questa iniziativa culturale, che raggruppa tante associazioni del territorio. Sarebbe importante, ora, trovare una sponda bresciana, portare l’iniziativa anche nella provincia “sorella”, o creare anche a Brescia una mostra e un libro affini», aggiunge il funzionario del Servizio Cultura della Provincia di Bergamo Franco Colacello. Un excursus sulla storia di Bergamo, dalle origini della città e del toponimo sino al primo Ottocento è la densa prefazione di Dal Covolo, da lui brevemente presentata in conferenza stampa. Una speciale visita alla mostra, guidata dalla stessa curatrice, sarà organizzata per sabato 8 ottobre, ore 10,30-12,30. Ingresso libero e gratuito. Solo il giorno dell’inaugurazione, giovedì 12 settembre, sul marciapiedi di via Tasso al lati dei cancelli della Provincia, sarà allestita una mostra estemporanea d’arte che riprende il tema «Com’era Bergamo nel primo Ottocento»: una ventina di opere pittoriche e grafiche che illustrano la Bergamo ottocentesca, o ancora anteriore. Tra gli artisti rappresentati, Silvana Cortinovis e Tullio Petteni (Ucai), Ezio Goggia, Franco Travi, Elda Meani, Antonietta Salvoni, Angiolo Alebardi, Giacomo Piccinini.

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