L’arte e la vita di Frida Kahlo, un’avventura in musica e parole

IL RECITAL. Al Circolino della Malpensata una serata dedicata all’artista messicana promosso dalla Cooperativa «Paci Dell’Orto». Verranno letti brani del libro di Milton Fernandez accompagnati dalle note di Angel Luis Galzerano.

Frida Kahlo, celebre artista messicana nata nel 1907 a Coyoacán, un villaggio nella periferia di Città del Messico, e morta nel 1954 per embolia polmonare, un anno dopo l’amputazione della gamba destra. A lei è dedicato il volume «Volevo essere io (Frida allo specchio)», edito da Rayuela e scritto da Milton Fernández. Regista e drammaturgo, Fernández è originario di Minas, in Uruguay. Laurea in Arte drammatica all’Accademia Nazionale di Montevideo, diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, è direttore del Festival della Letteratura di Milano.

Il testo di Fernández non racconta soltanto le vicende dell’artista, ma pure l’epoca di cui fu testimone. Una narrazione onesta e delicata, che sarà al centro di un recital in città, giovedì 22 maggio alle 20,30 a Bergamo

«Personalità straordinaria»

«Sono affascinato da tutto quello che riguarda la nostra storia, e da alcuni personaggi che hanno fatto di questa storia una sorta di “mitologia portatile”, come diceva Borges. Frida è uno di questi personaggi, universalmente riconosciuti, a livello artistico e di vita vissuta - dichiara l’autore -Una vita vissuta contro tutte le difficoltà, che soltanto una personalità straordinaria come la sua avrebbe potuto affrontare. In molti hanno scritto di lei, ma il suo modo di vivere è rimasto spesso nascosto». Il testo di Fernández non racconta soltanto le vicende dell’artista, ma pure l’epoca di cui fu testimone. Una narrazione onesta e delicata, che sarà al centro di un recital in città, giovedì 22 maggio alle 20,30, nella Corte del Circolino della Malpensata.

Modotti e Merini

L’incontro, promosso dalla Cooperativa «Paci Dell’Orto» e a ingresso libero, nasce dalla volontà di ridare voce a storie al femminile. Così spiega il presidente Alberto Scanzi: «Abbiamo scelto Frida innanzitutto perché donna, una delle poche conosciute nel mondo dell’arte, purtroppo. Inoltre, stimo molto Tina Modotti. Proprio a lei abbiamo dedicato un’altra serata, con la proiezione di “Tinissima”, il documentario diretto da Laura Martínez Díaz». A settembre, invece, sarà la volta di un omaggio ad Alda Merini.

Un intreccio di voce e suono

Al Circolino della Malpensata, ad accompagnare le parole di Fernández nella lettura di alcuni passi del libro, ci sarà la musica del chitarrista e cantautore uruguayano Angel Luìs Galzerano: un intreccio di voce e suono, dunque, quasi a voler ricreare una colonna sonora della vita della Kahlo, attraverso le canzoni degli artisti che le furono vicini. Il recital costituirà un’occasione per ripercorrere il suo legame con il folklore e la cultura messicana, nonché quello con i suoi amori, in primis Diego Rivera, all’epoca il più famoso pittore messicano. Una coppia singolare. Come ebbe a dire Hayden Herrera: Frida, «piccola e fiera come un personaggio uscito dai romanzi di García Márquez»; Diego, «enorme e stravagante, una creatura alla Rabelais». Senza trascurare le relazioni con Lev Trotsky, André Breton, Isamu Noguchi. Un’esistenza eccezionale, quella di Frida. Segnata dalla poliomielite e dal terribile incidente nel 1925, quando l’autobus su cui viaggiava si scontrò con un tram e un palo la trafisse. Eppure, un’esistenza vissuta con feroce intensità, costellata sì di episodi drammatici, ma anche riscatti. Di fedeltà a se stessa, a scapito dell’accettazione altrui o del riconoscimento del suo talento, a lungo rimasto nell’ombra.

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