Le monete della zecca, magia e mistero: il film ambientato nella Bergamo medievale

IL LUNGOMETRAGGIO. Giuseppe Berlendis firma la regia di una nuova pellicola con un cast con 70 figuranti. Il debutto al Festival di Locarno e la prima in città il 19 maggio al cineteatro di Boccaleone.

«The Magic Denarius»: questo il titolo del nuovo film che interessa la nostra città, diretto da Giuseppe Berlendis, nato come videomaker e conosciuto per i suoi video pubblicitari, ora passato alla regia, e prodotto da Sergio Bonzanni, artista poliedrico che, nel corso della sua carriera, ha spaziato in diversi ruoli, da arrangiatore a compositore, da tecnico del suono a producer. Una pellicola, quella in fase di postproduzione, che mette in scena una Bergamo medioevale.

«Il progetto nasce dalla volontà di condividere con il pubblico il fatto che Bergamo batteva moneta nel 1250 fino al 1350. Questa cosa ai più non è nota. Io stesso la ignoravo, ma non Bonzanni, un collezionista appassionato di numismatica», racconta il cineasta. In città, una zecca risulta in attività già dalla fine del XII secolo, anche in relazione a un privilegio concesso dal Barbarossa. Le monete della di Bergamo venivano emesse a nome di Federico II tra il 1236 e il 1302, coniate nella zecca posta nel palazzo dei Gromo dei Rivola nell’antica via Gromo, poi via Donizetti, dove ancora oggi una lapide sul muro di un edificio ne rammenta l’antica presenza. Nella monetazione, al rovescio era rappresentata una visione ideale della città di Bergamo: le rocce sulle quali sorge la città, le aperture murarie, le torri e la basilica cittadina.

Le tre monete e la trama

Continua Berlendis: «Abbiamo deciso di parlarne in modo un po’ fantastico per creare interesse attorno al tema». Intrigante quanto intricata la trama, un groviglio dove storia e finzione si attorcigliano, si sovrappongono. Nella zecca della Bergamo medioevale prendono vita 3 monete coniate con il minerale di un meteorite caduto sulla terra: dietro questa storia si cela un mistero che attraversa mondi ed epoche, passati e presenti. Protagonisti sono due ragazzi, un frate e una strega, che assistono al potere soprannaturale sprigionato dalle monete. In questa storia di magia e mistero, anche i personaggi dell’attualità sono semplici strumenti: Greta, personificazione dell’astuzia, e Arles, con la fidanzata Lucia, guidato dal protagonista dell’epoca medioevale nel percorso di ritrovamento delle preziose monete.

I luoghi trecenteschi di Bergamo

Sullo sfondo, luoghi sacri e trecenteschi di Bergamo. È Bonzanni a riferire alcuni aspetti produttivi legati alle riprese, durate 4 mesi e terminate a gennaio, e alle location interessate: «Abbiamo utilizzato il castello di Pagazzano. L’ambiente ha potuto essere valorizzato come borgo medioevale e ha permesso di entrare con i cavalli e di ospitare più di 70 figuranti. Abbiamo ricreato una pieve e girato nei boschi tra Monasterolo e alcune zone limitrofe». Per la parte moderna, le sequenze passano dal centro cittadino a Città Alta, inquadrando il Sentierone, via Tasso con la Chiesa di Santo Spirito, Piazza Vecchia, il Palazzo della Ragione, il Campanone, S. M. Maggiore, San Vigilio e altri siti familiari agli spettatori bergamaschi. «Nel film si ripercorrono alcuni luoghi peculiari di Bergamo, che funge da fondale e cornice della trama dove si snoda questo tentativo di raggruppare le tre monete. Lo stile ricorda un po’ quello de “Il codice da Vinci”» afferma il regista, spingendosi ad un raffronto con il celebre thriller basato sull’omonimo romanzo scritto da Dan Brown.

Partecipazione di Roby Facchinetti

E, a proposito del mistero al centro di questa nuova produzione, spiega: «È il senso nascosto della vita che sfugge alla ragione: il destino dell’uomo e della storia è al di là della comprensione umana, anche se si è sempre spinti ad andare oltre, pur nella consapevolezza dell’impotenza di fronte ai problemi dei misteri eterni». «The Magic Denarius», che vede la partecipazione speciale di Roby Facchinetti, sta per circuitare in Italia e non solo. Svela Bonzanni: «Stiamo chiudendo la postproduzione perché il film andrà al Locarno Film Festival, rassegna importante giunta quest’anno alla settantaseiesima edizione». L’appuntamento per la prima in città è il prossimo 19 maggio al Cineteatro di Boccaleone, in via Santa Bartolomea Capitanio n. 9.

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