L’Italia degli anni Sessanta in «Zamora» di Neri Marcorè

AL CINEMA NEL WEEKEND. Per i più piccoli invece c’è il lungometraggio «Il mio amico robot».

Iniziamo la rassegna di questa settimana segnalando una produzione italiana, la prima pellicola che vede Neri Marcorè nel doppio ruolo di attore e regista. Siamo negli anni Sessanta e il giovane Walter Vismara, interpretato da Alberto Paradossi, è ragioniere non solo di professione ma anche nell’animo. Abituato a una piccola fabbrica di provincia, si trova costretto a spostarsi a Milano e a lavorare per un capo che pretende che i suoi dipendenti partecipino regolarmente a partite di calcetto «aziendali». Walter, che a calcio proprio non sa giocare, si dichiara portiere.

Dal nome di uno dei migliori portieri di sempre, ecco il titolo del film: «Zamora», soprannome usato per prendere in giro lo sfortunato Vismara. La pellicola si ispira in gran parte all’omonimo romanzo d’esordio, uscito nel 2002, di Roberto Perrone. Nel cast anche Antonio Catania, Giovanni Storti, Marta Gastini e Giacomo Poretti.

In sala un film d’animazione perfetto per i più piccoli ma anche per gli adulti: «Il mio amico Robot», esordio al lungometraggio d’animazione del regista spagnolo Pablo Berger. Tratto dalla graphic novel omonima di Sara Varon, ha ottenuto una candidatura agli Oscar. In un mondo popolato da animali, nel quale si realizzano robot per avere un po’ di compagnia, Dog, cane di New York, si imbatte in un nuovo amico, Robot. I due legano tantissimo, giocano insieme e passeggiano per Central Park. Sono inseparabili, ma quando durante una gita al mare Robot dopo una nuotata finisce per arrugginirsi Dog è costretto ad abbandonarlo sulla spiaggia, tornando alla sua vita in solitaria. Una volta in città, Dog cerca di colmare il vuoto emotivo lasciato dal suo amico stringendo relazioni fugaci, senza mai legarsi troppo. Nel frattempo Robot attende i soccorsi, trovando conforto nei ricordi felici dei momenti trascorsi con Dog. Nostalgico, un po’ vintage nei tratti grafici, profondo ma anche divertente, «Il mio amico Robot» propone una riflessione sull’amicizia e la solitudine adatta a tutte le età.

In programmazione anche una pellicola diretta da un duo d’eccezione, l’israeliano Guy Nattiv e l’iraniana Zar Amir Ebrahimi. Siamo a Tbilisi in Georgia, durante i campionati mondiali di Judo. L’iraniana Leile Husseini è in forma straordinaria e batte le avversarie una dopo l’altra. La medaglia d’oro è possibile. Da lontano la seguono il marito e il figlio piccolo, con gli amici di sempre; da vicino, a pochi metri dal tatami, la sostiene Maryam, la sua coach. Ma la possibilità che in finale Leila posso incontrare un’atleta israeliana è sgradita alla Repubblica Islamica. Arriva dunque l’ordine, per lei, di ritirarsi dalla competizione: dovrà fingere un infortunio e abbandonare i mondiali. Oppure trovare il coraggio di prendere una decisione impossibile. Una storia, in bianco e nero, in cui la resistenza fisica diventa metafora della resistenza politica ed esistenziale. Il titolo del film è «Tatami».

Per chi è in cerca di adrenalina, questo weekend i cinema propongono diversi film dalle tinte cupe e dalle forti emozioni. Dall’action movie con tratti thriller «Monkey Man» all’horror «Omen»; e infine il gangster movie «Scarface» con Al Pacino, che l’8 e il 9 aprile tornerà in alcune sale per celebrare i quarant’anni dall’uscita. Qui tutti i film disponibili nei cinema bergamaschi: https://www.ecodibergamo.it/cinema/.

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