L’Osservatorio Quarenghi chiude

Dopo 26 anni Il presidente Angelini: «Con il calo degli iscritti è impossibile andare avanti. I pochi rimasti non riescono a realizzare gli obiettivi deliberati, né a seguire le pratiche burocratiche, sempre più complesse». Il Consiglio direttivo ha dovuto prendere atto con molto realismo della situazione di stallo. L’esperienza maturata confluirà in una sezione degli Amici della Biblioteca Civica Angelo Mai.

L’Osservatorio Quarenghi dopo 26 anni di onorato servizio si congeda. E lo fa – ironia della sorte – proprio alla vigilia dell’anno in cui Bergamo sarà con Brescia Capitale italiana della Cultura.

Fondato nel ’95, ha promosso convegni, mostre, viaggi

Fondato nel 1995 con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla vita e le opere dell’architetto bergamasco Giacomo Quarenghi, archistar ante litteram, l’Osservatorio è stato protagonista di un’intensa attività. Ha promosso convegni, pubblicazioni, mostre, conferenze, viaggi e visite culturali; ha presieduto un premio dedicato all’architetto degli zar, e nel 2017, per celebrarne il secondo centenario della scomparsa, ha messo a punto un programma internazionale di eventi. Negli ultimi anni l’associazione ha avuto il merito di mettere in sicurezza, in collaborazione con la Biblioteca Mai, più di 300 disegni quarenghiani e ha contribuito ad incrementare il patrimonio librario della Mai sul neoclassicismo e i suoi principali interpreti in Russia.

«Oggi, però, non ci sono più le condizioni per continuare – scrive il presidente Piervaleriano

Angelini in una lettera ai soci e agli amici dell’associazione – e il 9 giugno, nel corso di un’assemblea straordinaria, sarà formalizzato lo scioglimento del sodalizio». I motivi sono presto detti. «A fronte di tanto lavoro svolto si è dovuta registrare nel tempo una crescente difficoltà nella vita dell’associazione, principalmente derivata dal calo degli iscritti, risultando fortemente indebolito pure il Consiglio direttivo – spiega Angelini –. I pochi rimasti non riescono a far fronte alla realizzazione degli obiettivi deliberati dalle assemblee annuali e all’espletamento delle pratiche burocratiche sempre più complesse e obbligatorie».

La fine della corsa era nell’aria. «Il problema è stato ripetutamente valutato nel corso del tempo, senza però che se ne potesse trovare la soluzione – continua il presidente nella sua lettera –. Il Consiglio direttivo ha dovuto prendere atto con molto realismo della situazione di stallo, ritenendo che fosse giunto il momento di chiudere questa esperienza, che è stata certamente significativa, ma ormai non più percorribile nelle forme attuali». Non un addio ma un arrivederci, sostiene Angelini. L’Osservatorio sale sulla zattera degli Amici della Biblioteca Angelo Mai. «Si è convenuto di non disperdere il patrimonio di conoscenze, esperienze e contatti che nel corso degli anni è notevolmente cresciuto; alcuni soci hanno espresso la volontà di continuare in forma nuova a perseguire gli obiettivi che hanno animato Osservatorio Quarenghi». Come? Creando un comitato o una sezione degli Amici della Biblioteca Civica Angelo Mai, nella quale confluirà l’esperienza maturata dall’associazione, che avrà il compito di conservare e di implementare l’attuale sito web (www.osservatorioquarenghi.org), e di promuovere tutte quelle iniziative che si riterranno opportune e valide per la conoscenza e la valorizzazione dell’attività di Giacomo Quarenghi e della Raccolta quarenghiana conservata alla Mai. Insomma, «se l’Osservatorio Quarenghi si scioglie, le sue finalità permangono, fatte proprie dalla Associazione Amici della Biblioteca».

Cessa di esistere il Premio Internazionale

In attesa degli eventi, il Premio internazionale Quarenghi cessa di esistere, anche se in futuro potrebbe prendere un’altra forma. Resta il materiale prodotto negli anni e documentato nel sito. E non è poca cosa.

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