«Luoghi del cuore», tornano a splendere le formelle della chiesa di San Nicola - Foto

ALMENNO SAN SALVATORE. Il restauro conservativo delle originali decorazioni che ornano la copertura ha superato ormai il giro di boa. Prosegue intanto la raccolta fondi per finanziare il certosino lavoro di recupero.

Una grande chiesa svetta nella piccola contrada La Porta ad Almenno San Salvatore, circondata dai vigneti della collina Umbriana. È Santa Maria della Consolazione, detta di San Nicola, attualmente di proprietà della famiglia Lurani Cernuschi: un vero e proprio «Luogo del cuore», arricchito da antichi fregi, preziosi affreschi e da un caratteristico soffitto in cerca di benefattori che adottino le antiche formelle in cotto dipinte a mano e contribuiscano alla loro conservazione. Una struttura architettonica unica nel suo genere risalente al Cinquecento, con il matroneo sopra le cappelle laterali, dove la passione della gente almennese che l’ha custodita fino a oggi trasuda da ogni piastrella in cotto del pavimento, da ogni vetrata e da ciascuna delle centinaia di formelle che compongono il suo antico soffitto.

Due delle sei campate sono attualmente in corso di restauro, mentre tre sono già state recuperate: per l’ultima campata è caccia ai fondi per concludere i lavori e il comitato «San Nicola», guidato dalle sorelle Norma e Nicoletta Rota, cerca donatori che possano adottare le formelle da recuperare. Un intervento dal costo complessivo di 350.000 euro, finanziato per 30.000 euro dal Fai (Fondo per l’Ambiente italiano), presentato ieri mattina, 21 ottobre, alla presenza di progettisti e restauratori, che per tutto il pomeriggio di ieri hanno mostrato il certosino lavoro a centinaia di visitatori.

San Nicola, le foto del restauro

Le immagini delle formelle recuperate, le foto delle operazioni e alcuni scatti delle condizioni in cui erano prima dell’intervento

«Una chiesa con grandi qualità artistiche, che nel 2016 è stata inserita nella campagna “I Luoghi del cuore” promossa dal Fai: quasi 30.000 persone votarono la chiesa come loro «Luogo del cuore», facendole ottenere il secondo posto in Lombardia e il sesto posto assoluto in Italia – ha sottolineato Federica Armiraglio, responsabile Fai per la Campagna “I Luoghi del cuore” –. Il progetto iniziale era relativo alla parte illuminotecnica e alla sistemazione del campanile, ma il problema vero erano le formelle, per il cui recupero è partita una raccolta fondi grazie alla passione contagiosa che il comitato “San Nicola” ci ha messo in ogni sua attività a sostegno dell’antico complesso. Il legame con la comunità è molto forte, come testimonia il successo della tradizionale festa di San Nicola. Il nostro appello è di continuare a essere generosi per salvare un luogo incredibile, un patrimonio nazionale che merita di essere conosciuto fuori dalla scala locale». Appassionati gli interventi dello storico almennese Paolo Manzoni, del direttore dei lavori Luca Scaburri, del restauratore Tiziano Villa e dell’assessore alla Cultura, Onorina Carminati.

Il restauro, iniziato quasi un anno fa, si sta per concludere sulla quarta e quinta campata. «È stato mappato l’edificio in modo maniacale con speciali strumenti laser-scanner – ha precisato l’architetto Scaburri –. Una mappatura con più di 200.000 punti e 11.500 immagini per ricostruire prospetti interni, ma anche ogni singolo travetto che, in base al degrado, ha ricevuto un trattamento diverso, dalla sola pulitura al consolidamento. Non c’è conservazione senza uso: il restauro vive sotto diverse forme».

Di travi, formelle e ritratti nascosti tra le formelle ha parlato il restauratore Villa, mostrando immagini dettagliate delle travi danneggiate da tarli e umidità, su cui si sta facendo un intervento conservativo, ma anche delle intense cromie color ocra, ritrovate grazie alla pulitura e al ritocco certosino eseguito da quattro restauratrici che da mesi lavorano sulla sommità dell’imponente impalcatura nell’antica chiesa di San Nicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA