Mannoia e Rea, il concerto una magia a lume di candela

IL TOUR «LUCE». Il live piano e voce farà tappa il 23 dicembre al «Donizetti». Atmosfera intima e canzoni d’autore. Il progetto presto diventerà un album.

Il Palacreberg non c’è più (in dismissione, a lavori semi fermi), e allora la stagione di concerti, musical, danza, cabaret, teatro popolare, cerca alternative impossibili. La necessaria frammentazione porterà qualche concerto al Teatro Donizetti, ma di «stagione» neanche a parlarne, la programmazione a teatro è fittissima: stagione di prosa, lirica, jazz, festival pianistico, altro ancora. Ciò non di meno qualcosa di «leggero» vedremo a teatro: di certo Elio che interpreta Jannacci, quasi certamente Giorgia che fa Giorgia, una delle più acrobatiche voci femminili italiane, mentre il 23 dicembre Fiorella Mannoia e Danilo Rea chiudono in bellezza nel salotto cittadino la tournée autunnale di «Luce». Una tappa bergamasca non poteva mancare, Fiorella è molto amata qui da noi ed è sempre passata almeno per un saluto.

Il concerto è per pianoforte e voce, con tante candele intorno a far da scenografia. L’eloquio è raffinato: lei ha la voce che amiamo da sempre, Rea è un pianista jazz d’indiscutibile talento che si è avvezzo al pop canzone accompagnando Mina nei dischi, Gino Paoli dal vivo.

Nell’arco della nutrita tournée estiva i due hanno stregato il pubblico a tutte le latitudini toccate. Lo spettacolo è una «chicca» che suggella l’incontro tra pop, jazz, canzone d’autore. L’atmosfera è intima, sofisticata, al tempo popolare. Il concerto s’intitola «Luce» non a caso. «Ancora una volta sul palco ci sono le candele, il pianoforte e noi – spiega Mannoia -, volevamo creare atmosfera con il minimo indispensabile e abbiamo pensato che togliendo tutto, le candele avrebbero sottolineato questa unicità». «È un modo per dare un senso onirico ad ogni cosa - aggiunge Danilo Rea – attraverso l’essenzialità di voce e pianoforte. Ci sono generi musicali che hanno bisogno di tanti supporti. Ma una dimensione come la nostra, intima, non aveva bisogno di altri abbellimenti».

Mannoia e Rea anche in questo giro interpretano brani dal repertorio della cantante, in massima parte dedicato alla canzone d’autore italiana e ai grandi autori che hanno fatto la storia della nostra musica. Per Fiorella «Margherita» di Cocciante è la canzone del cuore, così come «La donna cannone» di De Gregori, «La cura» di Battiato, «E penso a te» di Lucio Battisti, «Sally» di Vasco Rossi, «Quello che le donne non dicono» di Ruggeri. Insomma, il concerto è una strepitosa compilation d’autore, dove la musica si ritrova ridotta all’essenziale, giusto per dare ancora più forza alle canzoni.

In tempi di iper produzioni, di ripetizioni fotocopia da disco a concerto, Danilo Rea e Fiorella Mannoia propongono l’imprevisto di una sobria improvvisazione, di un dialogo aperto che diventa nuova linfa vitale per i brani scelti. Anche per questo la magia di «Luce» verrà presto fermata in un album. Lo ha annunciato la stessa Mannoia presentando il nuovo tour che parte il 25 ottobre dal Teatro Grande di Brescia. È giusto che questo progetto a due si trasformi in un album dopo una trentina di concerti sold-out e un successo di pubblico tanto insistito. Fiorella Mannoia non ha proprio dubbi: «Sarebbe stato un peccato non fermare questo momento, forse irripetibile, in un disco». I biglietti sono disponibili dalle 11 di martedì 24 ottobre sul circuito TicketOne e nei circuiti di vendita abituali. Info: www.friendsandpartners.it.

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