Milly Carlucci ad Antegnate: «Goggia ti aspetto a Ballando»

SELEZIONI ON THE ROAD. La presentatrice è sabato 20 e domenica 21 maggio Antegnate per le selezioni della versione pomeridiana del suo programma. «Io sono una sportiva, sarebbe un sogno ospitare per una notte una campionessa come lei. Ma so che è presissima».

Sabato 20 e domenica 21 maggio Ballando On The Road fa tappa (è la prima) ad Antegnate Gran Shopping, alla ricerca di talenti del ballo di tutte le specialità, di tutte le età, professionisti o semplici appassionati. Per due giorni sarà presente Milly Carlucci insieme ai maestri di ballo Simone Di Pasquale, Alessandra Tripoli, Lucrezia Lando e Anastasia Kuzmina.

Il programma «Ballando on the Road», nato nel 2017, è lo spin-off del più longevo varietà della Rai «Ballando con le stelle», in onda dal 2005. Anche «Ballando on the Road» è condotto da Milly Carlucci e va in onda su Rai 1 nella fascia pomeridiana. Per il programma è prevista sia una selezione riservata ai professionisti del ballo specializzati in standard, latini e caraibici - grazie alla quale si potrà anche essere valutati per diventare uno dei nuovi maestri di Ballando con le Stelle 2023 - sia una selezione «open», aperta a tutti gli appassionati del ballo di ogni tipologia dall’hip hop al tango argentino dalla danza del ventre ai caraibici. Padrona di casa, la signora della televisione: Milly Carlucci.

Cosa la attende ad Antegnate?

«Siamo partiti già venerdì, pronti a raccogliere le adesioni dei talenti dei ballerini di qualunque età provenienti dal Nord Italia. La selezione, gratuita, è partita dalle iscrizioni sul web e a ognuno sarà consegnato un pettorale, dai bimbi piccoli agli anziani. Negli anni passati abbiamo avuto addirittura dei centenari, è bello vedere che la passione li tiene in grande forma. Prendiamo appunti su tutti e alla fine del giro facciamo una selezione e decidiamo chi portare nelle 4 puntate pomeridiane del programma. Le occasioni per chi partecipa non finiscono qua perché negli ultimi due anni una nutrita selezione dai casting di “Ballando On The Road” è diventato il corpo di ballo del programma “Il Cantante mascherato”».

Il lavoro dietro le quinte è tanto, lei è sempre presente?

«Io sono anche il direttore artistico e capo degli autori di “Ballando”, per me è una gioia e un grande privilegio esserci. Io ci sono sempre, mentre i maestri ruotano durante le tre tappe, che saranno anche a Roma e a Caserta. Con me sono presenti anche gli autori, facciamo interviste che vanno bene per le puntate pomeridiane di “Ballando on the road”. Mi piace così tanto quello che faccio che posso lavorare 18 ore al giorno sempre carica di entusiasmo. Il ballo è una grandissima gioia, grazie all’elettricità che portano gli appassionati».

Non tutti sanno che fu proprio lei a importare in Italia il format di «Ballando con le stelle» dalla Bbc. Come capì che poteva essere un successo?

«Ho sempre amato il ballo e forse sono condizionata dai miei gusti personali, ma quando vidi la trasmissione in Inghilterra la trovai molto divertente, e anche mio marito. Ricordo sensazioni pazzesche, e infatti dopo le prime 4 puntate di prova, in Rai mi chiesero di prolungarlo a 8».

Sono passati da «Ballando» tanti personaggi incredibili, fra cui l’atleta paralimpico bergamasco di origine cubana Oney Tapia, vincitore nel 2017: che ricordo ne ha?

«Oney ha lasciato il segno, è un eroe nel vero senso del termine. Spesso pensiamo che eroe sia chi fa un giorno un gesto di grande valore, ma io penso lo sia anche chi è per tutti un esempio di positività».

Tra i tanti atleti che si sono esibiti sul suo palco, ha mai pensato di «convocare» Sofia Goggia?

«Magari! Sarebbe un grande sogno, ma è in carriera e a ottobre inizia la stagione sciistica e si deve allenare. Però potrebbe venire a fare la ballerina per una notte. Questi professionisti hanno una vita pazzesca e sono sempre in giro per il mondo, quindi non è facile siano disponibili. Sarebbe già fantastico averla per una sera: colgo l’occasione per fare un appello attraverso “L’Eco di Bergamo” perché partecipi».

Anche Marcel Jacobs partecipò come ballerino per una notte…

«Noi adoriamo questi esempi sportivi. Ci piace vedere come persone normali, pur dotate di indubbio talento, riescano attraverso la volontà e la concentrazione a raggiungere questi risultati. Quando riusciamo ad averli in trasmissione siamo al settimo cielo».

Col «Cantante mascherato» ha lavorato con Francesco Facchinetti.

«Lui è il mio adorato “pigiamino d’oro” (partecipava alla trasmissione in pigiama, ndr), è un ragazzo dallo spirito vibrante, curioso e irriverente. E dico ragazzo perché lo sarà sempre, anche a cent’anni. È impagabile perché davvero non sa cosa voglia dire atteggiarsi e stare sul piedistallo, fa sempre la parte di quello capitato lì un po’ per caso, ma è di rara intelligenza, sempre in crescita».

Ma in questo tour de force ad Antegnate, riesce almeno a farsi un giro in Città Alta?

«Stiamo solo due giorni, ci sono tantissimi iscritti e sarò fissa lì dal mattino alle 9 di sera, non riesco a vedere neanche il centro commerciale, mi sa».

È sempre così «sgobbona»?

«Ci vuole tanta preparazione per improvvisare: per essere spontanei bisogna prepararsi bene prima».

E non perde mai la pazienza? Sembra che le polemiche – e in tv ce ne sono tante - non la scalfiscano mai.

«Ho avuto un allenamento da sportiva agonista e da allenatrice. Conosco la tensione della gara e il dovere di tenere i nervi a posto. Facevo pattinaggio artistico e so che prendersela con la giuria vuol dire scavarsi la fossa. Ci vuole aplomb, e poi magari protestare dopo. Lo sport è una grande palestra».

Non sarebbe ora che a condurre Sanremo ci fosse un volto Rai femminile, cioè lei?

«Fra “Ballando” e “Il Cantante mascherato”, oltre a impegni come la Prima della Scala o i 100 anni di Arena Opera Festival, farei molta fatica. Io faccio il lavoro in maniera artigianale, mi dedico solo a quello. E poi oggi Sanremo è nelle mani di un grandissimo direttore artistico che ha trovato una formula molto efficace, come dimostrano anche gli ascolti».

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