Nella stanza di Kusama oltre 93mila visitatori e 13 proposte di matrimonio

MOSTRA. La cifra record per l’installazione dell’artista giapponese è stata resa nota in vista della chiusura dell’esposizione a Palazzo della Ragione il 21 aprile. Il curatore Raimondi: «Volevamo fare qualcosa di storico per questa meravigliosa città colpita dalla pandemia».

Ultimo giorno il 21 aprile per la mostra «Infinito presente» di Yayoi Kusama a Palazzo della Ragione a Bergamo rivelatasi uno degli eventi più sensazionali della programmazione artistica e culturale messa in atto per Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. «Fireflies on the Water» è il nome della Infinity Mirror Room dell’artista, una delle sue più rappresentative, giunta in prestito dal Whitney Museum of American Art di New York grazie alla intermediazione di The Blank Contemporary Art e in particolare del suo fondatore e direttore Stefano Raimondi, curatore della mostra.

Le ricadute positive sul territorio

I numeri, riferiti da Raimondi e dall’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, sono tali da parlare di «febbre Kusama»: 93.100 visitatori, di cui 34% di Bergamo e Provincia, 26,97% da altre province lombarde, 29,86% da altre regioni, 9,17% dall’estero; 3.615 studenti da 100 scuole di tutta Italia; 164 laboratori per studenti e famiglie; 193 visite guidate; 5.000 cataloghi Skira venduti; 7.605.825 euro la ricaduta economica sulla città stimata da VisitBG.

L’opera con 150 luci

Inoltre: prima volta di un’Infinity Room dell’artista in Italia; prima volta che il Whitney Museum presta un’opera della sua collezione permanente a uno spazio non museale; evento più cliccato della piattaforma Bergamo Brescia Capitale della Cultura; 15.000 biglietti venduti in poche ore all’apertura delle prevendite 6 mesi prima. Incalcolabili i selfie postati sui social. I dati acquistano ancora maggiore rilevanza se si considera che si riferiscono ad un’opera di arte contemporanea. Ma questa installazione, composta da una stanza completamente rivestita di specchi, con una vasca al centro e circa 150 luci al neon appese al soffitto, che proiettava il visitatore – durante il suo ingresso da singolo – dal cuore di città alta direttamente nel centro della galassia, ha conquistato tutti, appassionando e coinvolgendo ogni tipo di pubblico.

Kusama: traumi superati con l’arte

La scelta di Kusama da parte di Raimondi non è stata casuale, ma voluta fortemente anche a rischio di un rifiuto: «Volevamo fare qualcosa di storico per questa meravigliosa città colpita dalla pandemia. Per questo ho pensato subito a Kusama, lei che è riuscita a superare i traumi della vita attraverso l’arte», aveva affermato. «In una recente intervista fatta da Damien Hirst Kusama ha detto: «Ho vissuto la guerra, ho convissuto con il disagio psichico, non ho avuto paura di vivere, non ho paura di morire, ho paura solo della solitudine».

Un mix di sensazioni

Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla alta stima e reputazione internazionale che si sono conquistati Raimondi e The Blank in 14 anni di progettualità. «Sapevamo che la mostra dedicata alla Infinity Room dell’artista giapponese avrebbe richiamato grande attenzione verso la nostra città e per questo motivo, in sinergia con The Blank, abbiamo deciso di cambiare in corsa la programmazione del nostro Palazzo della Ragione per poter essere protagonisti, anche solo per un minuto, del mix di sensazioni che l’opera di Kusama regala alla gran parte di coloro che vi entrano» ha dichiarato il sindaco Giorgio Gori in un comunicato. «Numeri incredibili questi della mostra - ha detto Ghisalberti -. La ricaduta più evidente è stato il posizionamento di Bergamo rispetto ai grandi eventi dell’arte contemporanea, frutto, senza dubbio, anche di una crescita di competenze e di attenzione nel nostro territorio, in questo ambito, già da diversi anni». Raimondi si è detto fortemente soddisfatto dei risultati inaspettati e impensabili a inizio operazione e ha ringraziato i diversi soggetti che hanno contribuito al successo del progetto. «Questa mostra ha evidenziato delle potenzialità e progettualità ancora inespresse e mi auguro possa essere l’inizio di un percorso e di un dialogo condiviso tra The Blank e le principali realtà del territorio per portare a Bergamo i grandi protagonisti dell’arte contemporanea. La mostra ha infatti creato delle importanti eredità, a livello culturale, economico, turistico e relazionale che meritano di essere coltivate con attenzione e cura».

13 proposte di matrimonio dentro l’opera

Diversi gli aneddoti, anche divertenti, da lui raccontati nel ripercorrere questi mesi incredibili; dalle richieste più singolari – 13 le proposte di matrimonio avvenute dentro l’Infinity Room – agli oggetti dimenticati – guanti, ombrelli, un costume da bagno, ecc. – ai tentativi, infine, delle persone di rimanere nascosti nel Palazzo della Ragione alla chiusura per poter passare la notte nella stanza. La portata dell’evento per Bergamo verrà testimoniata in un documentario dallo studio di produzione «No Elevator», che ha raccolto le voci di alcuni dei protagonisti del progetto, tra cui quella del sindaco Giorgio Gori, dell’assessore Nadia Ghisalberti e del Presidente della Camera di Commercio Carlo Mazzoleni. Il video è stato proiettato a fine conferenza.

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