
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Lunedì 14 Luglio 2025
Parchi, librerie, spazi social: in città sbarca il Punk Rock
IL RADUNO. Quaranta i gruppi provenienti da tutto il mondo dal 17 al 20 luglio. Da Edonè alle officine di bici, leggende come The Marked Men ed Helen Love.
È il più vivo e strano d’Europa, conta già otto edizioni, ed è un festival indipendente. Il «Punk Rock Raduno» quest’anno si sviluppa in tutte le sue sfaccettature dal 17 al 20 luglio, in diversi luoghi della città, con referente primo l’Edoné, lo spazio sociale da cui l’iniziativa è partita con intenti molto ben precisi.
Un festival punk sembra un anacronismo, ma chi l’ha pensato e chi lo ha sostenuto in questi anni ha lo sguardo rivolto avanti, forte di una incrollabile fiducia nello slogan principe della cultura punk: «Do It Yourself»: quel «fai da te» che resta profondamente radicato in un’etica di autosufficienza e indipendenza. Un principio che si manifesta in vari ambiti: dalla musica all’arte, dalla moda alla stessa organizzazione di eventi, fermo restando l’approccio critico nei confronti del consumismo e della cultura di massa.
La storia
Quando il punk prende piede, nella seconda metà degli anni Settanta, la scena rock è animata dai gruppi che hanno ambizioni sinfoniche e prog, la musica è cesellata, atmosferica, il senso dirompente del rock si è un po’ perso per strada. Arrivano i Ramones in America, i Sex Pistols, i Clash in Inghilterra, la musica cambia. S’imbracciano gli strumenti e si fa rumore, il più possibile. Saper suonare bene all’inizio è una condizione non necessaria. È sufficiente esprimersi in tutta libertà, a rotta di collo: ritmi lampo, riff stringati. I pezzi durano due minuti, in mezz’ora il concerto è finito. L’energia sul palco è palpabile, sempre. La discografia prova a muoversi anche in quel territorio d’arte estrema e qualcosa riesce a fare, qualcuno si addomestica, vira verso altro. Gli incorruttibili finiscono all’angolo. Lo spirito di quello stile irregolare però resta integro e arriva sino a noi e la prova è giusto il «Punk Rock Raduno».
Quattro giorni di concerti gratuiti
Quattro giorni di concerti, incontri, mostre, dischi, fanzine, dj set, proiezioni, attività d’intrattenimento per bambini. L’ingresso è rigorosamente gratuito in tutte e dieci le location: librerie, circoli, officine del ciclo, parchi e altri spazi sociali tipo l’Edoné.
Dal 2016 questo festival punk celebra la musica resa immortale dai Ramones, poi portata avanti da generazioni di outsider, appassionati, fan irriducibili, una rete underground che ha tenuto salde le fila e pian piano si è moderatamente rinnovata in nome di quel vecchio stile, anche di vita. Uno stile diretto, senza mediazioni di sorta, «gentile» nella sua naïveté, urlato in faccia al mondo e a quelle platee che, a dispetto di Tik Tok e dell’attuale scena live costosissima, hanno mantenuto il contatto diretto con l’idea del rock suonato, comunque sia.
In tempi di omologazioni, di affari sfrenati, il raduno punk di Bergamo annulla headliner e biglietti, guarda al giusto profitto, invita band e pubblico da ogni dove.
I gruppi sul palco
Anche quest’anno sono 40 i gruppi provenienti da mezzo mondo. Dagli Usa The Marked Men, una delle leggende del punk texano, e The Dopamines, in data esclusiva; dall’Inghilterra Helen Love, la regina del synth-punk-pop gallese, per la prima volta in Italia. Dall’Australia arrivano i Private Function con il loro live show imprevedibile e irriverente. L’Italia è ben rappresentata dalla Bull Brigate, orgoglio punk torinese, conosciuta anche per la colonna sonora della serie animata «Zerocalcare», dai Peawees, veterani della scena punk a viraggio soul. In cartellone anche The Windowsill, Ray Rocket, Sugus, Lone Wolf, Tough, The Useless 4, Makewar, The Prozacs, Color Killer, Shivvies, Accelerators, Head, Demo Dum, The Raptorz e The Unnameds.
Anche per la ricchezza del cast, ogni anno arrivano in città i componenti di una comunità punk che lega l’Europa all’America, all’Asia. Sono i protagonisti di una rete viva e diffusa che almeno una volta l’anno incrocia Bergamo.
Al via la «scuola di punk rock»
Nel giorni del «Punk Rock Raduno» è attiva anche una «scuola di punk rock», un laboratorio musicale gratuito per bambini e ragazzini, da 6 a 12 anni. S’impara a suonare uno strumento, a cantare, si hanno i primi rudimenti per formare una band, scrivere un pezzo, esibirsi sul palco in una mini performance finale.
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