Cultura e Spettacoli / Pianura
Sabato 22 Novembre 2025
Risplende la vittoria di San Giorgio sul drago raccontata da Luigi Trécourt
COSTA DI MEZZATE. Ultimato il restauro dell’opera grazie al progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico locale di Fondazione Creberg: il 25 novembre il dipinto del 1849 sarà ricollocato nella chiesa parrocchiale.
Dopo l’esposizione a Palazzo Creberg, si conclude il processo di riconsegna di 11 dei 14 dipinti restaurati da Fondazione Creberg nel corso del 2025, a cui si sommano le tre pale alzanesi di Giambettino Cignaroli, in mostra ad Alzano Lombardo fino al 30 novembre. Il 25 novembre verrà restituita alla chiesa parrocchiale di Costa di Mezzate, la grande pala d’altare raffigurante San Giorgio che sconfigge il drago di Luigi Trécourt.
Effetto scenografico
Con questo intervento, salgono a 131 (a partire dal 2007) le opere recuperate da Fondazione Creberg nell’ambito del Progetto «Grandi Restauri». Spiega Angelo Piazzoli, presidente della Fondazione Creberg: «Siamo molto lieti di essere accanto alla Parrocchia di San Giorgio a Costa di Mezzate con questo intervento su un’opera ottocentesca, non soltanto di grande effetto scenografico, ma anche ispiratrice di profonda devozione nei fedeli, essendo San Giorgio il titolare della chiesa».
Gli studi in Accademia
Luigi Trécourt (Bergamo, 1808 – Costa di Mezzate, 1890), fratello maggiore del più noto Giacomo, nasce a Bergamo nel 1808. Il padre trasferitosi nel 1800 da Passy, antico comune del dipartimento della Senna, era addetto dell’esercito napoleonico di stanza a Bergamo. Dopo un quinquennio di studi presso la Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara di Bergamo diretta da Giuseppe Diotti, il giovane Luigi risulta impegnato, tra il 1830 e il 1834, come aiuto dello stesso Maestro nell’esecuzione di alcuni di affreschi del ciclo ideato per il Duomo di Cremona. Sempre nel 1834, di nuovo insieme al Diotti e ad altri allievi della Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara è tra i pittori chiamati a Rudiano, Brescia, per decorare la chiesa della Natività di Maria. Spesso presente, sin dalla prima edizione, alle mostre annuali dell’Accademia Carrara, e nel 1835 e 1837 anche alla prestigiosa rassegna milanese di Brera, negli anni seguenti continua la sua attività nel campo dell’affresco per le parrocchiali di Levate e di Nese e per la chiesa di Sant’Anna in Borgo Palazzo a Bergamo. Dal 1842 trascorre lunghi periodi a Pavia, città nella quale il fratello Giacomo aveva assunto, proprio in quell’anno, il ruolo di Primo Direttore della Civica Scuola di Pittura di Pavia. Dopo la morte di Giacomo, nel 1882, si trasferisce presso gli amici conti Camozzi a Costa di Mezzate dove muore nel 1890 destinando un lascito in denaro a favore dell’Asilo Infantile Principe di Napoli e della Commissione per la cura della scrofolosi in Bergamo.
La vita di San Giorgio
La pala di San Giorgio che sconfigge il drago (olio su tela, 245 × 240 cm) - collocata sopra il coro nell’altare maggiore - è considerata il massimo capolavoro di Luigi Trécourt è impostata secondo gli insegnamenti neoclassici del maestro Diotti ma, nello scatto dell’agitato cavallo dalla criniera vaporosa e ribelle come pure nell’intrepido atteggiamento del santo adolescente, rivela un dinamismo già romantico. Lo stesso Trécourt sembra essere soddisfatto dell’esito del soggetto giacché ne ricava il primo dei tre ottagoni con gli episodi della vita di San Giorgio eseguiti ad affresco per la parrocchiale di Nese: San Giorgio e il drago (1849) San Giorgio abbatte gli idoli con la preghiera e San Giorgio in carcere rifiuta di adorare gli idoli (1850).
Una rinnovata leggibilità
Il lungo e delicato intervento è stato eseguito a Palazzo Creberg da Andrea Lutti, con la collaborazione di Sabrina Moschitta, sotto la direzione di Angelo Loda, funzionario della Soprintendenza di Bergamo. «È stata eseguita l’operazione di consolidamento di tutta la superficie per ristabilire le condizioni di sicurezza e la riadesione della materia pittorica fortemente interessata da microfratturazioni - ha spiegato il restauratore Lutti aggiungendo: «L’integrazione pittorica, a conclusione dell’intervento di restauro, è stata realizzata con colori a vernice per restauro, con lo scopo di conferire una corretta e completa leggibilità dell’opera». Dopo l’esposizione al pubblico a ingresso libero e l’attività divulgativa effettuata ad ottobre grazie alle visite guidate a Palazzo Creberg, il dipinto sarà visibile nella chiesa di Costa di Mezzate a partire dal 26 novembre negli orari di apertura della stessa.
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