«Senza far rumore fest» riempie di musica Cisano

LA KERMESSE. Da mercoledì 22 maggio a sabato 25, nell’area feste, quattro serate di concerti a ingresso gratuito. Venerdì arrivano gli Africa Unite, sabato Vegas Jones.

Gli Africa Unite sono il gruppo di punta dell’edizione 2024 del «Senza far rumore fest», che si svolge dal 22 al 25 maggio nell’area feste di Cisano Bergamasco. Tutti i concerti iniziano alle 21 e sono ad ingresso gratuito. Si comincia questa sera con un party d’apertura animato da alcuni deejay locali con impronta techno commerciale. Serata danzante dunque.

Si continua giovedì con tre band bergamasche che portano sul palco diverse esperienze tutte giocate nell’ambito ambito del rock ruvido e veloce. I Crancy Crock suonano punk. Attivi dal 1997, hanno alle spalle una brigata di fan che è solo cresciuta nel tempo. Nuovi di zecca, The Blackholes arrivano al festival per presentare il nuovo ep «Dark Matters» realizzato per Gotama Studio. In questo caso il punk rock è veloce e potente, dritto e semplice alla maniera di Ramones e Bad Religion. Chiudono la serata The Useless4, gruppo che ha vinto la scorsa edizione del concorso per band emergenti «Nuovi Suoni Live». Voce, chitarra, basso, batteria, la giovane band si sta facendo strada anche oltre i confini di casa nostra.

Inutile dire che l’attesa maggiore è per gli Africa Unite che arrivano in quel di Cisano venerdì. Dal tempo della loro nascita hanno continuato a dar linfa al loro sogno reggae, animando una lunga carriera carica di successi e riconoscimenti. L’album «Non è fortuna», pubblicato un paio d’anni fa, testimonia l’impegno e la coerenza di una band rimasta fedele al tempo in levare, suonando in Italia e all’estero con invidiabile costanza.

Bunna e Madaski fondano gli Africa Unite all’indomani della prematura scomparsa di Bob Marley, nel 1981. Da allora il percorso è stato esemplare. Il debutto discografico accade nel 1987 con «Babilonia e poesia», un album che esce nel pieno di un fermento musicale e culturale che l’Italia attraversa su fronti diversi, accomunati dall’intento di «fare scena» e creare una nuova lingua musicale e giovanile. I passaggi cruciali per la band piemontese sono tanti.

Nel 1997 «Il gioco» porta gli Africa a confrontarsi con le più moderne tendenze musicali della scena europea; nel 2000 «Vibra» riporta la band sui passi più tradizionali del reggae giamaicano. L’album «Mentre fuori piove» conferma il ritorno della band all’autoproduzione, caratterizzato com’è da suoni raffinati, arrangiamenti ad hoc, liriche intense.

Negli anni gli Africa sono diventati una sorta di laboratorio dove il dub, il reggae, l’elettronica, si sono spesso e volentieri alternati, senza mai perdere il senso di una produzione artistica che ha mostrato caratteri di assoluta originalità.

Il «Senza far rumore» si conclude sabato 25 maggio con l’esibizione del rapper italiano Vegas Jones, alias Matteo Privitera, da Cinisello Balsamo. Gli informati sanno che il nome d’arte nasce dalla passione dell’artista per i film di Quentin Tarantino. Vegas viene dal personaggio Vincent Vega, mentre Jones è un omaggio a Nasir Jones, il popolare rapper americano. Matteo nell’agosto del 2021 ha ricevuto il «Premio Lunezia Rap» per il valore musicale e letterario dell’album «La bella musica», da allora non si è mai fermato e continua ad aumentare consensi e visualizzazioni grazie ad una serie di brani che l’hanno fatto conoscere non solo in Italia.

Vegas sin da ragazzo ascolta musica nera, si avvicina all’hip hop con il writing e successivamente approccia il rap registrando i primi demo con il fratellastro minore, il produttore Majestic. Inizia così un’avventura artistica che procede in crescendo, di singolo in singolo.

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