Torna Pucci, e riempie due volte il teatro

Creberg Venerdì 6 e sabato 7 maggio due serate che si preannunciano all’insegna del divertimento in salsa tipicamente meneghina, tra momenti di vita vissuta e forse un po’ di Inter: arriva l’atteso «one man show» del comico, che manca a Bergamo da prima della pandemia.

Un doppio appuntamento al Creberg Teatro (come non se ne vedono spesso, soprattutto di questi tempi), per due serate che si preannunciano all’insegna del divertimento in salsa tipicamente meneghina. Venerdì 6 e sabato 7 maggio arriva l’atteso «one man show» di Andrea Pucci: atteso perché in entrambe le serate il teatro sarà tutto esaurito e perché da queste parti il comico milanese manca esattamente da tre anni. Un ritorno in città, il primo dopo la pandemia, dopo il successo dello spettacolo «In…tolleranza 2.zero» del 2019, nel bel mezzo di una tournée in cui Pucci porta in scena «Il meglio di…», ovvero tutti gli sketch che lo hanno reso celebre negli ultimi anni dal vivo e ultimamente anche sui social. Approdato di recente su Tik Tok, Pucci è tra i comici più virali del panorama cabarettistico italiano. I biglietti per le due serate bergamasche sono esauriti da tempo, a conferma del grande successo che continua a riscuotere ogni volta che torna a calcare i palcoscenici orobici.

Quasi un monologo

Sarà uno «one man show» in realtà piuttosto anomalo: in palcoscenico Andrea Pucci non sarà da solo, ma accompagnato dalla Zurawski live band, che farà da contrappunto alle sue battute. È un sodalizio ormai consolidato quello che lega il comico ai musicisti, ai quali affida un ruolo decisivo nella costruzione dei suoi spettacoli, sempre fuori dagli schemi teatrali tradizionali. Cinquantasei anni, monologhista e attento osservatore della quotidianità, Andrea Pucci ama molto dialogare e punzecchiare il pubblico, rendendolo a sua volta protagonista e improvvisando situazioni grottesche di facile presa.

Niente politica, qualche divagazione sportiva

Da ragazzo Andrea Baccan (questo il suo nome all’anagrafe) aveva iniziato a lavorare come gioielliere a Milano; partecipò poi come concorrente barzellettiere nella trasmissione «La sai l’ultima?» nella stagione 1993-94, da dove è partita la sua «gavetta». Pucci si esibisce con monologhi di satira parlando di costume e società moderna, raccontati spesso in prima persona, lasciando fuori dalla porta battute e riferimenti a sfondo politico. Qualche rara divagazione sportiva (è un tifoso interista sfegatato), ma piuttosto storie che si basano sull’interpretazione in chiave comica di verità attuali e quindi che potrebbero anche essere vissute dal pubblico nella quotidianità. Spesso rievoca grotteschi episodi dell’adolescenza, sia quella vissuta da lui che quella in genere.

Protagonista in televisione a Colorado, in onda sulle reti Mediaset, Pucci si è imposto al grande pubblico grazie al tormentone «È cambiato...tutto!», in cui ironizza su quelli che possono essere i problemi di coppia, e parla di situazioni bizzarre in cui lui si sarebbe trovato quasi esclusivamente a causa della figlia Rachele o della compagna brasiliana, che si diverte spesso a imitare nella voce, prendendo spunto dal suo tipico accento portoghese. Appuntamento dunque alle ore 21, a botteghini chiusi.

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