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Martedì 30 Settembre 2025
Traffic Gallery, 18 anni di attività celebrati con le suggestioni di «Silenzio sognato»
ARTE. La galleria in via San Tomaso celebra il traguardo attraverso l’esposizione del collettivo Sonro sul tema del silenzio. In mostra opere di Axel Crettenand; Daniele Di Girolamo e Lorenzo Lunghi.
Bergamo
Ha festeggiato i suoi primi 18 anni la galleria cittadina Traffic Gallery, in via S. Tomaso 92. Il 27 settembre, per l’occasione, è stata inaugurata la mostra collettiva «Silenzio Sognato» che indaga l’aspetto contradditorio del silenzio, tanto antico nel suo significato quanto urgente, inteso come pratica, nel richiamo alla contemporaneità.
li artisti presentano opere che conducono il visitatore a riflettere sulla portata del silenzio, nelle pienezza umana delle sue svariate risonanze: talvolta sono rumori lontani o trattenuti dalla memoria, altre volte sono i momenti in cui la parola cede spazio all’ascolto
Il collettivo in ascolto
La collettiva è curata dal collettivo Sonro (acronimo di: Suono Ogni Notte nel Rovescio dei miei Occhi) che indaga e diffonde pratiche legate al suono come materia di arti visive; vede la partecipazione dello svizzero, classe 1989, Axel Crettenand; Daniele Di Girolamo (nato a Pescara 1995) e Lorenzo Lunghi (nato a Crema 1993, vive e lavora a Milano, formatosi anche presso l’Accademia Carrara di Bergamo). Gli artisti presentano opere che conducono il visitatore a riflettere sulla portata del silenzio, nelle pienezza umana delle sue svariate risonanze: talvolta sono rumori lontani o trattenuti dalla memoria, altre volte sono i momenti in cui la parola cede spazio all’ascolto.
Sculture, rumori e massi
Daniele Di Girolamo, con la sua opera «A Measure of Distance 2» invita a tacere per ascoltare la presenza sottile di una distanza malinconica. Le sue sculture biomorfe, colme di sabbia marina, ruotano lentamente riproducendo il ritmo ipnotico della risacca del mare, evocando il ricordo di un paesaggio lontano. In «Grattacielo», sottili steli di fiori in ottone si slanciano verso l’alto, in un gesto di fragile aspirazione verso la luce; i petali non sono necessariamente delicati perché, ruvidi al tatto, possono anche richiamare una sensazione di dolore. Lorenzo Lunghi esplora l’ambiguità del rapporto tra silenzio e rumore. Nella performance «L’Antennista», capta i suoni intorno a sé, restituendoli in una cacofonia saturata. La sua scultura «Ultraviolette», una lampada UVC germicida, rappresenta l’utopia di un silenzio igienizzato, mentre «Vomito» esprime il disagio emotivo attraverso una colata di peltro e stagno. Axel Crettenand, nel video muto «Il faut imaginer Sisyphe heureux» trasporta in una dimensione esistenziale. Anche nel silenzio, ogni gesto dell’uomo che colpisce il masso sembra generare rumore, ricostruito dall’umana percezione come un ricordo fisico.
Visite fino al 29 novembre
L’allestimento alla Traffic Gallery rimarrà visitabile in galleria fino al 29 novembre. Per informazioni: [email protected]; 035 0602882; 338 4035761.
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