Trescore, il Bum Bum Festival compie 30 anni e torna con 11 giorni di musica (e birra)

L’evento. Al Parco Le Stanze, dal 25 agosto al 4 settembre. Raffica di concerti a ingresso gratuito, in un ricco cartellone allestito dal direttore artistico Luca Bassani. Si parte con Ensi.

In trent’anni di musica e divertimento il «Bum Bum Festival» di Trescore ha illustrato un cammino esemplare. Tanta musica al centro, la birra che scorre a fiumi, la condivisione di popolo che, attraverso il concerto, diventa momento cruciale.

Al Parco le Stanze anche quest’anno va in scena dal 25 agosto al 4 settembre una kermesse tra le più importanti che interessano la Bergamasca. I concerti sono tutti a ingresso gratuito, 25 e passa le esibizioni previste.

Il cartellone allestito dal direttore artistico Luca Bassani anche quest’anno è ad ampio spettro stilistico: si va dall’hip hop al metal, passando per il pop, il folk rock, il reggae, la canzone e altro ancora. Una scelta che premia soprattutto quello che si rappresenta nel suono della contemporaneità, nei linguaggi che tengono banco, non solo in Italia.

Ogni sera almeno due proposte

Per compilare il programma si sono tenuti in considerazione diversi aspetti: la musica che va, quella che ha sempre abitato il festival, le novità di gruppi anche locali che stanno cercando la via per emergere.

In questo senso il cartellone è davvero ricco di proposte. Ogni giorno sul palco non salgono meno di due gruppi, certe volte le proposte arrivano ad essere quattro in una sola serata. L’idea è quella di fare una panoramica inevitabilmente parziale, al tempo eloquente, di quel che gira intorno.

Si comincia con Ensi, vero giocoliere metropolitano della parola, nella stessa sera s’incontra Big Cio, che tra rap e melodia sceglie di non scegliere, anche se guarda al pop senza troppi strabismi. Si volta pagina in fretta con i metallari Jinjer, che vengono da Kiev e in questo momento viaggiano sulla cresta dell’onda tra metal e progressive. Gli amici del festival che spesso ritornano in quel di Trescore sono i Modena City Ramblers e Ruggero de I Timidi; i primi portano in scena a 25 anni dalla pubblicazione le canzoni di «Appunti partigiani», Ruggero è un cantautore satirico che gioca con le parole, le canzoni, i luoghi comuni, un’ironia politicamente scorretta. Se i Punkreas, nella serata che vede protagonisti anche i bergamaschi Cornoltis, parlano ancora una volta la lingua del punk’n’roll, i Furor Gallico mescolano le carte dell’hard & metal con il folk celtico.

Sul palco Chiamamifaro

Sul piano della freschezza d’autore Chiamamifaro sviluppa un pugno di canzoni che chiedono attenzione. Il gruppo della cantante e autrice bergamasca Angelica Gori ha aperto qualche concerto estivo dei Pinguini Tattici e ora viaggia da solo.

Varietà di stili

Maurizio Carucci sta portando in tour le canzoni del suo album d’esordio «Respiro»; Barbascura X fa caso a sé. È un divulgatore scientifico e un performer teatrale. Musicista, videomaker, laureato in chimica, sul web è diventato famoso con «Scienza Brutta», il modo di raccontare i fenomeni naturali e scientifici attraverso il filtro dell’ironia. Il suo spettacolo è a metà strada tra la divulgazione e la «stand-up comedy».

Se i Mellow Mood ribadiscono il concetto del ritmo in levare, La Malaleche risolve il dubbio con la sua patchanka che ruba suggestioni da ogni dove. Tra i giovani di belle speranze ormai garantite Shade è un traghettatore pop e hip hop. Partito dal freestyle è arrivato a scrivere canzoni che vanno forte in radio come il singolo realizzato con J-Ax intitolato «Tori Seduti».

Tommi è un giovanissimo cantautore al primo singolo in italiano, i Plug sono la rap’n’roll band più in vista della Bergamasca. Nella serata conclusiva, all’insegna del rock duro e puro, prima tocca ai LionSoul esponenti del power metal, poi al Furor Gallico il gruppo che rimescola le carte del folk, del metal, del gotico, tra chitarre elettriche, arpa celtica e violino, flauto e bouzouki. Dal 2008 a oggi la discografia conta quattro album felicemente targati.

Le parola d’ordine del «Bum Bum Festival 2022» sono: «Divertimento, condivisione, solidarietà».

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