Val Taleggio laboratorio di ecosistemi: qui l’arte si ispira al mondo animale

Domenica 27 giugno a Taleggio sette artisti multidisciplinari presentano i lavori realizzati. Appuntamento dalle 13 alle 17 con la quinta edizione della kermesse Nahr di Ilaria Mazzoleni.

La Val Taleggio di nuovo al centro delle attenzioni degli artisti di «Nature, Art & Habitat» (Nahr), l’associazione che indaga anno per anno i diversi elementi della natura, la loro presenza e la loro coesistenza integrata nella Val Taleggio, spingendo menti scientifiche e creative a produrre co-interpretazioni e soluzioni resilienti. Dopo le precedenti edizioni dedicate al bosco, pietra, acqua, erbe e pascoli quest’anno il tema sono stati gli animali.

Domenica, con un evento aperto a tutti (dalle 13 alle 17), si concluderà a Taleggio la quinta edizione della residenza. Hanno partecipato artisti, ricercatori e scienziati da diverse parti del mondo: Australia, Cina, Italia e Stati Uniti.

«I loro progetti, sviluppati intorno al tema “Animali: interdipendenza tra specie,” riconoscono che tutti gli organismi viventi dipendono l’uno dall’altro per sopravvivere», spiega Ilaria Mazzoleni, architetto, fondatrice della Nahr, nativa della Val Taleggio ma che vive e lavora da 20 anni a Los Angeles dove ha insegnato biomimetica.

«Questa convivenza è alla base del pensiero ecologico - continua Mazzoleni - e porta in primo piano la necessità di combattere i cambiamenti climatici e salvare le specie animali dall’estinzione. Nahr intende promuovere un approccio olistico in cui l’umanità vive in armonia con altre specie».

I partecipanti alla «residenza» sono stati incoraggiati a creare arte volta alla trasformazione di una visione del mondo incentrata sull’ego, in una visione eco-centrica e incoraggiati a esplorare come gli animali possono ispirare il progetto creativo di design, architettura, arte, musica o arti dello spettacolo partendo dal presupposto di una consapevolezza, sempre più estesa nel mondo, del rischio che corrono gli ecosistemi.

«Se il consumo lineare è tra i principali fattori di stress sui cicli ecologici - dice Mazzoleni – , le azioni future devono da un lato fondarsi sulla scienza e sulla storia, dall’altro tenere conto degli attuali stili di vita e dei rapidi sviluppi tecnologici in un ottica di coesistenza tra specie. La sfida di Nahr è quella di vedere nella Val Taleggio un significativo caso studio, una ricca fonte di ispirazione per le idee e un terreno fertile per far prosperare progetti bio-ispirati. La biodiversità della Valle costituisce infatti un habitat per centinaia di specie, sia selvatiche che domestiche, nelle acque, nel suolo e nell’aria. Una valle abitata da secoli, fortemente antropizzata, dove le costruzioni umane e non umane si modificano in continuazione a seguito dell’adattamento conseguente al mutamento di fattori ambientali, economici e sociali».

Sette i progetti che verranno presentati domenica, legati a diverse specificità della valle, esposti dalle sette personalità che hanno partecipato al progetto: Camilla Alberti (lavora come artista visiva), Orso Czerny (artista multidisciplinare), Meri Gorni (si propone di ascoltare, vedere, sentire la vita attorno a sé e di raccoglierla), Xinning Liu (artista e animatrice originaria della Cina, presenta «A theater in Taleggio», un breve film d’animazione sperimentale che indaga l’aspetto animale ereditato all’interno di ogni persona), Francesco Maluta (il suo progetto «Camminare con cura» intende riflettere, attraverso la metafora uomo/animale, su come viene vissuta la Val Taleggio oggi e un suo possibile ripopolamento), Marta Romani e Karl Logge (con «Roccolo, rocca, rukkô: uno strano intreccio») e Vera Pravda con un progetto relazionale per aumentare la tangibilità del concetto di interdipendenza tra le specie.

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