Viaggio intorno all’essere umano. Torna «Sapiens Festival»: 12 incontri tra Bergamo e Brescia

Lago d’Iseo. La rassegna giunta alla terza edizione ha come fulcro delle riflessioni la macchina umana. Paolo Veronesi, Stefano Mancuso, Marcello Veneziani, Toni Capuozzo, Piergiorgio Odifreddi e molti altri «sapienti» rifletteranno partendo la domanda provocatoria: «Da animali siamo diventati dèi?».

La rassegna Sapiens, alla sua III edizione, vuole riportare al centro un tema passato forse un po’ in secondo piano: l’essere umano. Questo viaggio all’interno della macchina umana sarà condotto da 13 sapienti: scienziati, psichiatri, filosofi, matematici, economisti, divulgatori, grandi viaggiatori e narratori. Ospiti che guideranno il pubblico grazie a 12 incontri allestiti in sei comuni bresciani e bergamaschi, in un calendario che abbraccia i mesi di settembre e ottobre.

Gli appuntamenti (tutti ad ingresso gratuito, prenotazione consigliata sul sito www.sapiensfestival.it) si svolgeranno sulle due sponde lago d’Iseo, luogo d’elezione di Sapiens Festival, coinvolgendo le località di Costa Volpino, Paratico e Sulzano, ma anche in Valle Camonica a Darfo Boario Terme e nella Bassa bergamasca, fra Treviglio e Osio Sotto.

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Presentato il Sapiens Festival. Video di Sergio Cotti

«Da animali siamo diventati dèi?.Credevamo di essere diventati insuperabili, onnipotenti, capaci di governare ciò che ci sta intorno. E invece la natura ci ha (ri)sbattuto in faccia la cruda realtà: siamo «solo e soltanto» uomini? Un virus che continua a influenzare le nostre vite, le clamorose conseguenze - sociali ed economiche - del cambiamento climatico, l’orrore della guerra alle porte di casa: i limiti dell’umano sono tornati in evidenza, quella macchina umana che credevamo onnipotente costretta a fare i conti con le sue frontiere, le sue debolezze. Ma anche con le sue incredibili capacità di recupero.

Sapiens, giunto alla III edizione, vuole riportare al centro un tema passato forse un po’ in secondo piano: l’essere umano. Il viaggio all’interno della macchina umana sarà condotto da 13 sapienti

E allora, torniamo umani: sapiens, ma sempre uomini e donne. Consci dei propri limiti, guidati da interrogativi, e alla ricerca di consapevolezza: come funziona la macchina umana? Come funziona il cervello? Quali sono le frontiere che possiamo pensare di valicare? E ancora: quali i limiti che la natura ci vuole insegnare a non sfidare?»

Claudia Mangili, presidente dell’associazione Reading che organizza la rassegna: «Sapiens Festival torna riproponendo una formula ormai rodata: quella che offre al pubblico l’opportunità di farsi guidare da menti brillanti del nostro tempo in un percorso che illumina il pensiero e una crescita più consapevole. Accanto a nomi altisonanti, ci saranno sapienti meno conosciuti, di rara competenza e preparazione: scrigni di sapere preziosi e spesso difficili da raggiungere soprattutto per le comunità che vivono in provincia. Negli anni scorsi il pubblico bresciano e bergamasco, e con lui i Comuni e gli sponsor che ci supportano, si è fidato del nostro festival, il cui cartellone è costruito premiando la competenza, il valore, la preparazione: contiamo di ripagarlo con una nuova ricca edizione, tutta incentrata sulla macchina umana. E speriamo di fare breccia anche fra i più giovani, che cercheremo di intercettare usando i canali a lui più congeniali, fra cui Tik Tok»

«Sapiens vuole essere un’opportunità di farsi guidare da menti brillanti del nostro tempo in un percorso che illumina il pensiero e una crescita più consapevole»

Programma e bio

Una delle più grandi ambizioni dell’uomo? Forse la più grande in assoluto? Conquistare lo spazio. Ma anche lo stesso spazio ha i suoi diritti, e li conosce bene la space lawyer Ilaria Zilioli - 10 settembre h 20.30, Auditorium Caduti del lavoro, Costa Volpino.
Anche lo Spazio ha i suoi diritti Legal officer dell’Esa (European Space Agency), Ilaria Zilioli – bergamasca – è un’avvocato dello spazio. Specializzata in diritto dello spazio presso lo European Center for Space Law e l’International Space University è entrata in ESA nel 2001. Attualmente si occupa di accordi necessari per l’attuazione del programma per la Scienza dello Spazio e della Sicurezza Spaziale. A tal fine rappresenta l’esecutivo dell’ESA in seno agli organi presieduti dagli Stati membri competenti per questi programmi. È regolarmente invitata come lecturer presso le univesità italiane ed europee. L’incontro è promosso nell’ambito del Memorial Stoppani.

Cancro, tallone d’Achille. The human machine riuscirà ad abbattere anche questa frontiera? Ne discuteranno Paolo Veronesi e Eliana Liotta - 14 settembre alle 20.30, Cortile della biblioteca, Osio Sotto Salute.

C’è da spostare il futuro? Paolo Veronesi è presidente della Fondazione Umberto Veronesi, direttore del programma di senologia allo IEO – Istituto europeo di oncologia di Milano – e professore ordinario in Chirurgia generale all’Università degli Studi di Milano. La sua casistica è fra le più ampie in Europa, con circa trentamila donne seguite e oltre ottomila pazienti operate. «Sono ottomila pezzi di me, e mi hanno insegnato più di quanto qualsiasi chirurgo oncologico possa imparare all’università o in sala operatoria» scrive nell’incipit del suo ultimo libro «La vittoria sul cancro» pubblicato nella collana Scienze per la vita, ideata da Eliana Liotta. Il contributo di ricerca e clinico di Veronesi, figlio del celebre oncologo Umberto, è stato fondamentale per le innovazioni sviluppate allo IEO nel campo della chirurgia mammaria, tra le più importanti a livello internazionale. Relatore invitato a più di 300 congressi, è autore di oltre 340 pubblicazioni scientifiche. Con Eliana Liotta ha firmato il best seller Il bene delle donne (2017).

Eliana Liotta è giornalista e autrice di best seller tra cui La Dieta Smartfood (Rizzoli, 2016), un saggio in team con lo Ieo-Istituto europeo di oncologia, tradotto in oltre 20 Paesi, dalla Corea del Sud al Brasile. Il suo ultimo libro è Il cibo che ci salverà – La svolta ecologica a tavola per aiutare il pianeta e la salute (La nave di Teseo, 2021). Ha ideato e dirige la collana editoriale Scienze per la vita in Sonzogno (gruppo Marsilio Feltrinelli): gli ultimi due libri della collana sono La vittoria sul cancro, del chirurgo senologo Paolo Veronesi, e Il talento del cervello, della neuroscienziata Michela Matteoli. Tiene due rubriche settimanali su Corriere Salute e Io Donna. Sempre per Io donna ha registrato una serie podcast in dieci puntate dedicata alle scienze della vita e della salute, «Il bene che mi voglio» la cui seconda serie verrà trasmessa nell’autunno del 2022. È docente al Master in Comunicazione della Scienza e della Salute all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, un corso di alta specializzazione in cui insegna Editoria scientifica. Laureata in pianoforte, è vicepresidente e consigliera di amministrazione del Teatro Dal Verme su nomina del Comune di Milano.

La macchina umana è fatta anche del male, del male dentro. Come lo si riconosce? L’uomo è in grado di identificarlo e imbrigliarlo? Risponderà R oberta Bruzzone - 17 settembre alle 20.30, Lungolago delle erbe danzanti, Paratico (in caso di maltempo, sala civica del Municipio).
Il lato oscuro Psicologa forense, criminologa investigativa ed esperta in Criminalistica applicata all’analisi della scena del crimine Roberta Bruzzone è docente di Criminologia, Psicologia Investigativa e Scienze Forensi presso l’Università LUM Jean Monnet di Bari, dove svolge da anni lezione sulle forme criminali emergenti con particolare riferimento ad i rischi che si corrono online. E’ consulente tecnico nell’ambito di procedimenti penali, civili e minorili ed è esperta nelle tecniche di analisi e ricostruzione criminodinamica della scena del crimine, analisi di casi di omicidio “a pista fredda”, tecniche di accertamento di sospetto abuso sui minori, valutazione dell’attendibilità testimoniale e tecniche di interrogatorio. Volto noto di celebri trasmissioni tv, si è occupata di molti tra i principali delitti avvenuti in Italia: fra gli altri, la strage di Erba, i delitti di Pamela Mastropietro, Sarah Scazzi e di Melania Rea. È presidente dell’Accademia Internazionale delle Scienze Forensi (e vicepresidente dell’associazione “La caramella buona onlus” che si occupa di sostenere le vittime di pedofilia.

Nel 2022 una guerra nel cuore dell’Europa. Sul serio? Cosa non ha imparato l’uomo? Perchè la sofisticata macchina umana in grado perfino di ricreare la vita, in laboratorio, insiste nel creare anche la sua stessa morte? Ci condurrà nella sua esperienza dai teatri di guerra Toni Capuozzo - 18 settembre alle 18, piazza 28 Maggio, Sulzano (in caso di maltempo, palestra comunale).
Ho visto cose che noi umani Nato da padre napoletano e madre triestina a Palmanova, Toni Capuozzo ha vissuto per un anno a Cervignano del Friuli. Giornalista noto soprattutto per i suoi reportage dalle zone calde del mondo e in particolare dai teatri di guerra (ex Jugoslavia, Somalia, Medio Oriente,

Afghanistan, Unione Sovietica) ha iniziato l’attività di giornalista nel 1979, lavorando al quotidiano Lotta Continua, per il quale segue l’America Latina. Dopo la chiusura del giornale, scrive per il quotidiano Reporter e per i periodici Panorama Mese ed Epoca. Capuozzo si è occupato ampiamente anche di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli. Durante la sua carriera ha lavorato per alcune delle testate giornalistiche del gruppo editoriale Mediaset (TG4, TG5, Studio Aperto), facendo in primis il reporter di guerra. Vicedirettore del TG5 fino al 2013, dal 2000 ha curato e condotto Terra!, settimanale del TG5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro. Ha tenuto inoltre, su Tgcom24, la rubrica Mezzi Toni. Quest’anno, in occasione del trentennale dall’assedio di Sarajevo, ha realizzato per Mediaset lo speciale Sarajevo 1992-2022, ritorno all’inferno.

Appelli per salvare il pianeta si levano in coro da scienziati di tutto il mondo, mentre la natura sbatte in faccia all’uomo i danni che continua a produrre alla terra. Quali sono i limiti della macchina umana che ci impediscono di invertire la rotta? Lo spiegherà Stefano Mancuso - 20 settembre h. 20.30, Tnt teatro, Treviglio.
Piantiamola! Incoronato dal New York Times “world changer”, uno degli uomini destinati a cambiare il mondo, Mancuso è docente all’Università di Firenze dove ha fondato il laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale. I suoi studi, di grande impatto, guardano al futuro del mondo vegetale, e non solo: nel progetto Plantoïd Mancuso, già ospite di Sapiens nell’edizione 2021, ha preso parte alla creazione di un robot bio-ispirato (imitando alcune capacità delle radici), robot che potrebbe – ma è solo un esempio - esplorare un terreno contaminato da un incidente nucleare o da un attacco batteriologico. Al festival lo scienziato porterà il pubblico in un viaggio dentro la società vegetale, società che ha imparato – con successo – l’arte della resistenza, della sopravvivenza e della convivenza. Una società da cui, qualche lezione, la può imparare anche l’uomo.L’incontro è promosso in collaborazione con Treviglio Musei.

Logica e cervello, alla regia di una macchina – quella umana - complessissima. Chi meglio di lui può spiegarcene il funzionamento? Piergiorgio Odifreddi - 21 settembre alle 20.30, Auditorium Caduti del lavoro, Costa Volpino
Amica matematica, che ci spieghi la complessità del mondo Piergiorgio Odifreddi ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegnato Logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell’Unione Matematica Italiana e nel 2002 il Premio Peano della Mathesis. Il suo principale campo di ricerca è stato la teoria della calcolabilità, ambito all’interno del quale ha pubblicato una trentina di articoli e testi fondamentali della letteratura sull’argomento. Scrittore prolifico, Odifreddi ha pubblicato numerose opere scientifiche e divulgative, e ha scritto per varie testate giornalistiche, fra cui La Repubblica, La Stampa e il settimanale L’Espresso.

Ma il vero desiderio della macchina umana non era la ricerca della felicità? A rispondere un’economista Stefano Bartolini - 23 settembre h 20.30, Auditorium Caduti del lavoro, Costa Volpino.
Dove abbiamo lasciato la felicità (noi economisti)? Stefano Bartolini insegna Economia della Felicità ed Economia Politica presso l’Università di Siena. Ha pubblicato numerosi saggi su prestigiose riviste accademiche internazionali. Il suo Manifesto per la Felicità (2013), pubblicato da Feltrinelli, è un long seller ed è tradotto in 5 lingue. Collabora con la Waseda University di Tokyo e ha collaborato con importante istituzioni internazionali come la Banca Mondiale, l’OCSE e l’IPSP (International Panel on Social Progress).

Dentro il cervello, dentro la regia della macchina umana, per scoprirne limiti e virtù. Con Michela Matteoli- 26 settembre alle 20.30, Cortile della biblioteca, Osio Sotto (in caso di maltempo, Centro sociale Barbisotti) Il cervello spiegato bene Direttrice dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), Michela Matteoli coordina il Neuro Center dell’ospedale universitario milanese Humanitas, dov’è anche professoressa ordinaria di Farmacologia. Membro della European Molecular Biology Organisation (EMBO) e dell’Academia Europaea, è nei comitati scientifici dell’Institut de Psychiatrie et Neurosciences di Parigi, del Center for Integrative Research in Biology (Collège de France) e della Fondazione Umberto Veronesi. Nella sua carriera ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il premio Feltrinelli per Fisiologia, Biochimica e Farmacologia dall’Accademia dei Lincei e il premio Atena per i meriti scientifici. Nel 2013 è stata premiata dalla prestigiosa rivista Nature con il Mid Career Mentoring Award, per aver ispirato una generazione di giovani scienziati. È autrice di circa 160 pubblicazioni ad alto impatto scientifico (con un H-index di 71). Quest’anno ha ottenuto l’ERC Advanced Grant, un finanziamento europeo che permette a figure leader nella ricerca internazionale di portare avanti progetti innovativi, in grado di aprire nuove direzioni negli studi scientifici. Ed è stata eletta socia dell’Accademia nazionale dei Lincei.

Anno 2022, guerra in Ucraina, guerra fatta anche di informazione e disinformazione. In questo contesto, esiste ancora la capacità di distinguere il buono dal cattivo? L’essere umano è ancora di in grado? Ne parlerà Gigi Riva- 28 settembre alle 20.30, Auditorium Caduti del lavoro, Costa Volpino.

Guerre, ancora Bergamasco, originario di Nembro, Gigi Riva è stato caporedattore centrale del settimanale L’Espresso. Da inviato speciale del Giorno ha seguito assiduamente le guerre balcaniche degli Anni Novanta: impegno che si è tradotto nella stesura di libri come Jugoslavia, nuovo Medioevo (1992, scritto insieme a Marco Ventura) e L’Onu è morta a Sarajevo (1995, con Zlatko Dizdarević). Nel 2016 ha pubblicato, prima in Francia per le Éditions du Seuil e poi in Italia per Sellerio, L’ultimo rigore di Faruk, «la storia della disgregazione della Jugoslavia riletta in parallelo alla disgregazione della sua nazionale di calcio» (Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera). Sempre il calcio come metafora vita è al centro del toccante Non dire addio ai sogni (Mondadori, 2020). Ne Il più crudele dei mesi - Storia di 188 vite (Mondadori, collana “Strade Blu”, 15 febbraio 2022) è tornato nel suo paese, Nembro, per raccontare le storie delle vittime del virus.

E poi cadiamo in trappola. L’uomo, il suo cervello, si fa “fregare” dalle emozioni. Anche in un campo così razionale come l’economia. Lo spiegheranno proprio due economisti. Matteo Motterlini - 29 settembre h 20.15, Salone delle Terme, Darfo Boario Terme.
Cervello, emozioni, decisioni. Come le scienze cognitive possono migliorare le tue scelte, l’economia e la società Matteo Motterlini è professore ordinario di filosofia della scienza e Professor of Behavioral Change presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove dirige il CRESA, Centro di Ricerca di Epistemologia Sperimentale e Applicata, e il Lab for Behavior Change per l’analisi biometrica e neuroscientifica. Le sue ricerche indagano le basi neurobiologiche della razionalità umana attraverso lo studio dei processi decisionali in contesti economico-finanziari, con particolare attenzione al ruolo delle emozioni, del rimpianto e dell’apprendimento sociale.

E’ stato Visiting Associate Professor al Department of Social and Decision Sciences, Carnegie Mellon University, e al Department of Psychology, University of California Los Angeles, e Visiting Scholar al Center for the Philosophy of Natural and Social Sciences della London School of Economics. Già Consigliere per le Scienze Sociali e Comportamentali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha collaborato per molti anni con il CorrierEconomia (Corriere della Sera) e IlSole24Ore. Attualmente scrive per Il Foglio. Ha all’attivo oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche alcune delle quali sulle migliori riviste internazionali. E’ autore di numerosi libri, più e meno specialistici, fra cui Trappole mentali e Economia emotiva per Rizzoli sono best seller internazionali con traduzioni in giapponese, coreano, cinese e spagnolo. Il più recente è Psicoeconomia di Charlie Brown. Strategie per una società più felice Rizzoli.

Vittorio Pelligra - 30 settembre alle 20.30, Auditorium Caduti del lavoro, Costa Volpino Cooperare humanum est Professore di Politica Economica all’Università di Cagliari, Pelligra coordina il gruppo di ricerca BERG (Behavioral Economics Research Group) che riunisce ricercatori e studenti interessati all’utilizzo della metodologia sperimentale per lo studio dei problemi di scelta. È ricercatore del CRENoS (North-South Economic Research Centre) per il quale si occupa principalmente di tematiche legate all’economia sociale e civile. Direttore del comitato Scientifico della SEC-Scuola di Economia Civile, del comitato tecnico-scientifico di Next, Pelligra Scrive su Il Sole 24 Ore dove cura la rubrica domenicale Mind the Economy. Dialoga di giochi, economia e dei singolari comportamenti umani che rendono sempre imprevedibile la nostra cronaca quotidiana.

La macchina umana è disposta a cedere porzioni della sua libertà? E in nome di cosa? Approfondirà il tema Marcello Veneziani - 2 ottobre, alle 16, Sala civica del Municipio, Paratico
I cinque tempi dell’umano Marcello Veneziani è nato a Bisceglie e vive tra Roma e Talamone. Proviene da studi filosofici. Ha fondato e diretto riviste, ha scritto su vari quotidiani e settimanali. È stato commentatore della Rai. Si è occupato di filosofia politica scrivendo vari saggi tra i quali La rivoluzione conservatrice in Italia, Processo all’Occidente, Comunitari o liberal, Di Padre in figlio, Elogio della Tradizione, La cultura della destra e La sconfitta delle idee (editi da Laterza), I vinti, Rovesciare il 68, Dio, Patria e Famiglia, Dopo il declino (editi da Mondadori), Lettere agli italiani. È poi passato a temi esistenziali pubblicando saggi filosofici e letterari come Vita natural durante dedicato a Plotino e La sposa invisibile, e ancora con Mondadori Il segreto del viandante e Amor fati, Vivere non basta, Anima e corpo e Ritorno a sud. Ha poi pubblicato con Marsilio Lettera agli italiani (2015), Alla luce del mito (2016), Imperdonabili. Cento ritratti di autori sconvenienti (2017), Nostalgia degli dei (2019) e Dispera bene (2020). Inoltre Tramonti (Giubilei regnani, 2017) e Dante nostro padre con Vallecchi, 2020.

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