Vincenzo Schettini: «Insegno la fisica con il linguaggio pratico dei giovani»

Il personaggio. Fisico, musicista e prof influencer. Ha un milione mezzo di follower collezionati sulle piattaforme e sui social. Su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 13 ottobre l’intervista di Emanuele Roncalli.

Ciuffo ribelle, un sorriso che non si spegne mai, una parlata da comunicatore di talk show, ma soprattutto una padronanza della materia senza eguali. È il fenomeno Vincenzo Schettini da Monopoli, poliedrico prof influencer, fisico, musicista. La rete è la sua seconda cattedra e ad assistere alle sue lezioni c’è una classe di oltre un milione mezzo di ragazzi, tanti sono i follower collezionati sui social, da Facebook a TikTok, Instagram, Spotify e YouTube che da solo sfiora i 300mila iscritti. Agguantata la notorietà, Schettini ha scalato un’altra classifica, quella dei libri più venduti. Il suo «La fisica che ci piace» (Mondadori Electa, pp. 239, euro 17,90) è in vetta alle hit di librerie e Amazon, dove ha messo in fila gente come Cazzullo, Zerocalcare e navigati autori di successo. Ora gira l’Italia per incontrare i suoi fan. Lo abbiamo intervistato alla libreria Rizzoli di Milano.

«Sono partito con Fb quando era seguito da giovani – racconta Schettini, intervistato da Emanuele Roncalli su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 13 ottobre –. Ormai è risaputo: ho chiesto a un alunno di riprendere una mia lezione e l’ho postata sui social. E boom, è stato un successo immediato». «Visto il successo di Fb – prosegue – ho pensato un “sottomondo” che ho chiamato Faceschool, ma ha campato poco. Sognavo di chiedere ai ragazzi di condividere i loro compiti in rete, ma Fb è stato abbandonato dai ragazzi quindi perso quel treno ne ho acchiappato un altro, Instagram e subito dopo TikTok. Ho seguito i ragazzi. Mi sono sintonizzato con il loro modo di studiare, quello che è il loro linguaggio». Il video con più like? «Quello in cui spiego i sistemi inerziali facendo finta di saltare dentro un treno in corsa che viaggia a velocità costante atterrando nello stesso punto. Dura 44”, lo hanno visto in 7 milioni».

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