Appiccano rogo nella villa abbandonata. «Qui buio e degrado, siamo preoccupati»

Ponte San Pietro. Sabato sera 18 febbraio l’incendio partito da dei materassi. I residenti: «Poca sicurezza, altro che residence». Il sindaco: «È un’area privata, è previsto un progetto di messa in sicurezza e illuminazione: ora lo solleciteremo».

Un incendio partito da un braciere e che, sabato sera, ha avvolto alcuni materassi e poi gli infissi della villa abbandonata del Roccolo, a Ponte San Pietro, ha acceso i riflettori sulla zona. Tanto che i nuovi residenti – una trentina di famiglie – si dicono preoccupati della situazione che si è creata nell’ex parco della villa, dove sono state costruite nuove abitazioni di un quartiere destinato a diventare un residence: «Da un lato non tutti i lotti previsti sono stati completati – raccontano alcuni abitanti delle nuove villette costruite tra il 2019 e l’anno scorso – e soprattutto è carente la parte dell’urbanizzazione. Il fatto poi che entrino persone estranee e che addirittura appicchino un incendio in questo vecchio stabile abbandonato ci crea anche una ulteriore preoccupazione. Ci siamo ritrovati tra vicini e residenti dopo questo episodio ed è emerso che non è stato certo l’unico, purtroppo».

Il rogo sabato sera

Quanto all’incendio, l’intervento dei vigili del fuoco è stato richiesto proprio dagli stessi residenti della zona poco dopo le 23 di sabato, quando dalle finestre della villa del Roccolo si sono alzate le fiamme. Sul posto sono giunti i mezzi dei pompieri del distaccamento di Dalmine, con l’autoscala e l’autopompa e che hanno lavorato per cinque ore, rientrando soltanto dopo le 4 di ieri mattina. I vigili del fuoco hanno infatti dovuto mettere in sicurezza la villa abbandonata e l’area circostante e pure calarsi in un pozzo profondo una decina di metri, oltre a una ulteriore decina in orizzontale, per accertarsi che non vi fosse nessuno in questo buco situato nel parco e di per sé già pericoloso.

In via Roma sono poi intervenuti anche i carabinieri per ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili del rogo, probabilmente qualcuno che aveva occupato abusivamente la villa, una struttura antica e di dimensioni piuttosto grandi, oggi immersa nella parte verde non direttamente interessata dalla costruzione delle nuove abitazioni private. Fino a ieri nessuno era stato rintracciato, ma gli accertamenti proseguono. «Il problema – spiegano ancora i residenti – è dovuto alla mancanza di recinzioni attorno all’area: prevale purtroppo il degrado in una zona che sarebbe dovuta diventare un residence, attraversato da un viale con ingresso a una via e uscita da un’altra, dove molte famiglie come le nostre, che hanno acquistato nuovi appartamenti, sono state lasciate “in sospeso” a tempo indefinito, in attesa che i lavori vengano ultimati, anche se non se ne conoscono i termini. La nuova strada è inoltre al buio da oltre un anno e dunque poco sicura. Si deve fare qualcosa».

Il sindaco Matteo Macoli spiega che l’area è «interamente privata. Da tempo è stato depositato all’Ufficio tecnico del Comune un progetto relativo alla sistemazione e messa in sicurezza dell’ingresso e della zona di accesso: ora mi auspico che la proprietà realizzi quanto prima questi interventi che, per quanto precisato, non sono ovviamente di competenza del Comune. Solleciteremo al più presto un intervento in tal senso».

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