Incidenti, vittime diminuite del 76% negli ultimi 15 anni in Bergamasca

Nel 2007 i morti erano 129, l’anno scorso 31. Nel fine settimana i giorni «neri». In tutto 959 defunti.

Il dato in sé è incoraggiante. Nel 2007 persero la vita in incidenti stradali 129 bergamaschi, mentre lo scorso anno le vittime delle nostre strade sono state 31. Verrebbe da dire «solo» 31, ma l’uso dell’avverbio sarebbe fuoriluogo perché, sebbene in netto calo rispetto a 15 anni fa, si tratta comunque di 31 persone che hanno perso la vita in modo drammatico, con la conseguenza di altrettante famiglie distrutte per sempre.

Limitandoci dunque all’analisi dei dati statistici, è comunque importante evidenziare che il numero dei bergamaschi morti sulle strade (compreso chi viveva nella nostra provincia ma è morto in incidenti avvenuti altrove) – e di cui hanno dato notizia le cronache giornalistiche – sono diminuiti del 76%, scendendo appunto dai 129 del 2007 ai 31 del 2021.

Quest’ultimo non è però l’anno con il numero più basso di vittime: nel 2020 se n’erano registrate due in meno, 28, ma due anni fa la circolazione sulle strade – e quindi il cosiddetto tasso di incidentalità – aveva registrato una netta frenata per via della pandemia, in particolare nella primavera del 2020, durante il primo e duro lockdown. Se si confronta invece il 2021 con l’anno prima della pandemia, il 2019, si scopre che i morti sulle strade tre anni fa erano stati 50. E, andando a ritroso, la curva con il numero delle vittime tende a salire, con una stabilizzazione negli ultimi dieci anni rispetto a prima del 2011, quando le vittime erano state oltre il doppio di quelle dello scorso anno.

Un calo ormai costante

Andando in ordine temporale, a partire dal 2007 e venendo al 2021, le annate con vittime a tre cifre sono soltanto il 2007 e il 2008, rispettivamente con le già citate 129 e le 100 tonde dell’anno dopo. Nel 2009 una prima flessione, con 86 vittime, confermata nel 2010 con 82 morti sulle strade. Nel 2011 le vittime sono 73, che scendono nettamente a 55 nel 2012, di fatto dimezzate rispetto a cinque anni prima.

Risalgono a 61 nel 2013 per poi tornare a scendere a 52 nel 2014, a 52 nel 2015, per tornare di nuovo a 54 nel 2016 e scendere a 45 nel 2017. Risalite a 59 nel 2018, il trend degli ultimi anni è sempre in discesa: 50 nel 2019, 28 nel 2020 e 31 l’anno scorso. Il grafico rimanda dunque un netto calo tra il 2007 e il 2011, una stabilizzazione tra il 2012 e il 2017 e una ripresa continua della discesa negli ultimi quattro anni. Un altro dato che emerge dall’analisi degli ultimi 15 anni di incidenti mortali nel nostro territorio è il numero complessivo delle vittime, che sfiora le mille: 959 morti sulle strade tra il 2007 e il 2021. Di fatto un piccolo paese completamente cancellato in maniera drammatica.

Il 2021 e i fine settimana

Focalizzandoci sull’anno scorso, emerge che 23 bergamaschi hanno perso la vita sulle strade della nostra provincia, mentre altri 8 sono morti fuori dai confini bergamaschi. Il mese peggiore è stato gennaio, con cinque vittime, seguito da febbraio, giugno e agosto, ciascuno con quattro, luglio, ottobre, novembre e dicembre, ciascuno mese con tre morti e maggio con due. Nessuna vittima a marzo, aprile e settembre.

Sempre l’anno scorso i fine settimana sono tornati, come lo erano 15 anni fa, i giorni peggiori della settimana – già dal 2020, mentre in precedenza gli incidenti mortali si verificavano anche nei giorni infrasettimanali –, visto che l’anno corso 17 incidenti mortali su 31 si sono registrati tra il sabato (nove) e la domenica (otto). Il lunedì gli incidenti mortali sono stati 3, il martedì 2, il mercoledì 2, il giovedì 3 e il venerdì 4. Quanto agli orari, mattina e pomeriggio sono i momenti in cui si sono verificati più incidenti con vittime: undici tra le 6 e le 12 e dieci tra le 12 e le 18. Sei i morti di notte (tra mezzanotte e le 6 della mattina) e quattro di sera (dalle 18 alle 24).

Dall’analisi delle vittime per età emerge che lo scorso anno 9 morti avevano tra i 31 e i 45 anni, 8 tra i 46 e i 65, 7 tra i 19 e i 30 anni, 6 oltre i 66 anni e solo uno tra i 7 e i 18 anni: in realtà la vittima più giovane aveva 17 anni. Il più anziano, invece, 89. Notevole la discrepanza tra uomini e donne: 29 morti sono uomini e due donne. Tra i mezzi di trasporto spicca l’automobile, con 12 vittime su 31, seguita dalle moto e dagli scooter, con 10 morti. I pedoni investiti e uccisi sono stati 7, di cui due purtroppo assieme, nello stesso drammatico incidente avvenuto il 19 dicembre a Paladina, l’ultimo sinistro mortale del 2021. Solo una vittima viaggiava su un ciclomotore, così come soltanto una era alla guida di un camion. Nessuno era passeggero: tutte le vittime, a parte i pedoni, erano alla guida del mezzo sul quale hanno perso la vita.

Quanto, infine, alle zone territoriali dove si sono verificati i sinistri mortali, spicca l’hinterland di Bergamo con 6 vittime, seguito dalla Bassa, con cinque morti, dalla valle Brembana con quattro, da Bergamo città con tre e dalla valle Seriana con due vittime. Soltanto un morto nell’Isola, uno in val Cavallina e uno sul Sebino. L’anno scorso non si sono verificati incidenti mortali sulle due autostrade della nostra provincia, l’A4 e l’A35 Brebemi. Gli otto incidenti con vittime bergamasche avvenuti fuori provincia si sono invece verificati principalmente in provincia di Brescia (quattro su otto, di cui uno lungo l’autostrada A21). I restanti quattro sinistri sono avvenuti rispettivamente in provincia di Piacenza, Bologna, Cremona e – unico all’estero – sull’isola spagnola di Tenerife. E in merito alla residenza dei bergamaschi morti in incidenti stradali, ben cinque vivevano a Bergamo città, mentre le altre vittime vivevano tutte in paesi differenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA