Lavori all’uncinetto vandalizzati al parco di Carvico: rimossi in anticipo

I VANDALI. Ci sono voluti mesi di lavoro per preparare le opere esposte: avrebbero dovuto essere rimosse il 30 settembre ma ormai erano tutte rovinate. «Abbiamo visto genitori o nonni con bimbi strappare pezzi e portarli a casa nella totale indifferenza».

Carvico

Abbellivano con i loro colori il parco Serraglio di Carvico dallo scorso 1° maggio. E lì sarebbero dovute rimanere fino al 30 settembre, ma le poche creazioni rimaste sono ora state tolte. Un modo per salvarle – almeno queste – dai vandali che in questi mesi le hanno rovinate. Le creazioni facevano parte dell’esposizione «Yarn bombing festival» (Festival del bombardamento di filati) organizzata dal gruppo «Carvico CrAattiva» in collaborazione con Cà Busa Social Bar, il Circolo Anziani di Carvico, le associazioni Aiutiamoli e Lumaca Ribelle. Ben 120 volontari e volontarie del gruppo avevano lavorato per mesi a maglia e uncinetto, creando varie forme e misure e con particolari disegni, figure e altro per rivestire gli alberi e rendere così il parco incantevole. L’esposizione doveva durare fino al 30 settembre, ma si è chiusa prima. Ciò a causa di ignoti vandali che hanno strappato e portato via i lavori in filato, ma anche della mancanza di senso civico e rispetto da parte di bambini che si divertivano a toglierli nonostante la presenza dei genitori.

La delusione degli organizzatori

«Ora non c’è più traccia del nostro bellissimo lavoro preparato per l’evento “Yarn Bombing” che avrebbe dovuto vedere le nostre opere esposte al parco Serraglio fino a settembre – si sfoga la responsabile e fondatrice del gruppo “Carvico CreAttiva”, Cinzia Albergati –. Siamo state costrette a togliere gli ultimi oggetti salvatisi dalla maleducazione e inciviltà di tanti, troppi. Non sono stati ragazzotti annoiati, ma “normali” frequentatori diurni del parco, spesso genitori e nonni con i bambini che staccavano, come se nulla fosse e sotto lo sguardo indifferente di altri, pezzi di lavori per portarseli a casa, e magari poi buttarli. Lo dico per aver visto direttamente ed aver ricevuto risposte assurde alle mie proteste e di alcuni organizzatori del gruppo. Però non ci arrendiamo, ci riproveremo l’anno prossimo, magari specificando con cartelli che è lecito toccare ma non distruggere, rovinare o portare a casa oggetti altrui».

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