Percassi ha firmato l’acquisto della storica Villa Castelbarco

VAPRIO D’ADDA. La vasta proprietà del ’700 era stata sede di importanti eventi come «Sposaidea». I sindaci: positivo, speriamo venga valorizzata.

La Villa Castelbarco di Vaprio d’Adda è diventata di proprietà di Antonio Percassi, capo della Holding «Odissea» e presidente dell’Atalanta. Si tratta della maestosa villa settecentesca in vendita da alcuni anni e nota per essere stata sede di importanti manifestazioni: fiere come «Sposaidea», esposizioni di antiquariato, di felini ma anche eventi aziendali, banchetti di capodanno, matrimoni e intrattenimenti musicali e svago.

Ma la sua storia è millenaria e risale al 1100, quando il suo nucleo originario fu costruito come convento dai frati cistercensi. Nel 1700 venne acquistata dal conte Giuseppe Simonetta, che la trasformò in «Villa della delizie» (nome con cui si indicavano le residenze estive nobiliari). Ma fu con i Castelbarco Albani che lo storico complesso raggiunse il suo massimo splendore. E alcuni numeri, sull’annuncio di vendita della villa, rendono bene l’idea: si sta parlando di un immobile di 10mila metri quadri distribuiti su tre piani, un terreno di 950mila metri con bosco dove corrono liberi daini, cervi e scoiattoli, una piscina di 500 metri quadri con penisola e ponticello. Nella vendita è entrato anche il Country Hotel Castelbarco, ricavato in un padiglione della villa: è una struttura ricettiva 4 stelle con 40 camere.

L’annuncio alla festa con i dipendenti

La notizia dell’acquisto di Villa Castelbarco, che dal 1988 era di proprietà della società «Centro arte e cultura del barco», l’ha data Percassi durante il banchetto natalizio per tutti i dipendenti del suo gruppo lunedì, alla Fiera di Bergamo. Non sono però state fornite informazioni sul prezzo di vendita (che non è sull’annuncio immobiliare), né sul futuro che aspetta la villa. Secondo indiscrezioni, il capo della Holding «Odissea» e presidente dell’Atalanta ha mostrato interesse personale per lo storico immobile, tanto da condurre personalmente la trattativa che ha portato al suo acquisto.

Un’ipotesi iniziale in circolazione è che Villa Castelbarco possa mantenere la sua funzione di centro fieristico, espositivo e per eventi aziendali, venendo però gestita con criteri di respiro internazionale. Non è escluso anche un collegamento funzionale con il vicino storico ex stabilimento di Crespi, acquistato ancora da Percassi per trasformarlo nella sede del suo gruppo. La notizia dell’acquisto ha colto di sorpresa i sindaci della zona: «Mi erano giunte voci ma non sapevo che la trattativa fosse stata chiusa – afferma il sindaco di Capriate, Cristiano Esposito –, aspettiamo di sapere cosa si voglia fare della villa per capire se ci possa essere una sinergia con Crespi: tutto si può discutere».

I sindaci

«Si tratta di un bene – commenta il sindaco di Canonica, Gianmaria Cerea – che va tutelato e valorizzato. È un investimento privato e quindi dovrà garantire un ritorno economico, contiamo però che la villa possa mantenere una funzione pubblica a disposizione del territorio». «La notizia di investimenti è sempre da accogliere positivamente – conclude il sindaco di Cassano, Fabio Colombo –, l’edifico è immenso: speriamo che ad alcuni suoi spazi vengano date funzioni pubbliche di cui siamo carenti nella zona: penso, ad esempio, a luoghi di coworking».

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