Rincasava dal lavoro a Leolandia: muore in moto a 18 anni

Bottanuco. Moktar Doumbia, di origini ivoriane, da un mese aveva trovato impiego al parco di divertimenti. Abitava con i genitori e tre fratelli a Presezzo. Disperato l’amico che gli aveva prestato la Ktm per spostarsi.

Moktar, a Leolandia, era addetto alle giostre da circa un mese. Gli amici dicono che si divertiva un mondo a fare quel mestiere, a vedere tanti bambini felici e vocianti anche nel caldo insopportabile di questa estate. Quello di lunedì 8 agosto è stato il suo ultimo pomeriggio nel parco di divertimenti di Capriate. Il suo sorriso si è spento per sempre, ad appena 18 anni, sulla strada di casa, a Bottanuco, lungo via Moro, poco prima delle 18.

Tentativo di rianimarlo per un’ora

Moktar Doumbia, nato a Bergamo e di origini ivoriane, è morto in seguito a un incidente in moto (una Ktm Duke 125 prestata da un amico per raggiungere il luogo di lavoro). Mentre stava impegnando un sorpasso, per cause in corso di accertamento, si è schiantato con il lato anteriore sinistro di un furgone Renault Traffic che viaggiava nella stessa direzione, ma stava svoltando per entrare nel cortile di un’azienda agricola

sul lato opposto della carreggiata. Udito il rumore dello schianto sono usciti i proprietari dell’azienda e un ragazzo che arrivava da Bottanuco si è fermato ed è riuscito a scambiare due parole con il motociclista, che poi ha perso conoscenza per non riprendersi più. Hanno allertato il 112 e la centrale operativa ha inviato sul luogo dell’incidente: l’auto medicalizzata, l’elisoccorso decollato dall’ospedale cittadino, l’ambulanza della Croce Bianca di Trezzo d’Adda e i Vigili del fuoco di Dalmine. Le condizioni del diciottenne sono apparse subito disperate al personale di emergenza che lo hanno rianimato per più di un’ora, utilizzando anche il protocollo «Bob» (sangue a bordo) che consente di prevenire lo choc emorragico. Purtroppo ogni tentativo è risultato vano.

L’amico Leonardo, studente universitario che stava lavorando con lui a Leolandia ci confida: «Lui curava le giostre del parco divertimenti e si divertiva pure, lo chiamavamo Moghi, era un ragazzo d’oro e simpatico che amava la vita. Sono distrutto, non si può morire a diciott’anni»

I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri della stazione di Capriate San Gervasio che hanno raccolto le testimonianze dell’autista del furgone e di altri testimoni. I vigili del fuoco hanno messo sicurezza i due veicoli e hanno collaborato con i carabinieri per la viabilità.

Il dolore degli amici per Moghi

Moktar, dagli amici chiamato Moghi, era nato a Bergamo e abitava a Presezzo con i genitori e altri tre fratelli. Lui frequentava l’istituto Betty Ambiveri di Presezzo e su consiglio dell’amico Leonardo Bozzato di Sotto il Monte, in questo periodo di vacanze, da un mese stava lavorando a Leolandia. Da una decina di giorni l’amico Agim Moretto di Dalmine (originario dell’Etiopia) per far raggiungere agevolmente Capriate San Gervasio, aveva prestato a Moktar la sua moto Ktm Duke 125. Agim è arrivato lunedì con degli amici sul luogo dell’incidente, disperato per quanto accaduto a Moghi. La notizia si è sparsa subito e sul posto dell’incidente sono arrivati numerosi amici del ragazzo, che tra l’altro aveva giocato nel Dalmine calcio e quindi era diventato amico di tanti ragazzi che tristemente e senza parole hanno raggiunto via Aldo Moro a Bottanuco.

L’amico Leonardo, studente universitario che stava lavorando con lui a Leolandia ci confida: «Lui curava le giostre del parco divertimenti e si divertiva pure, lo chiamavamo Moghi, era un ragazzo d’oro e simpatico che amava la vita. Sono distrutto, non si può morire a diciott’anni».

La salma coperta da un telo è rimasta sul ciglio della strada ed è stata rimossa quando il pubblico ministero ha dato l’autorizzazione ai carabinieri. Verso le 20,30 è arrivato il papà di Moktar (la mamma con gli altri figli sta trascorrendo un periodo vacanze in Costa d’Avorio) e alcuni parenti che si sono chiusi in un comprensibile dolore.

La notizia della morte del giovane studente ivoriano è arrivata anche Leolandia e il presidente del parco divertimenti Giuseppe Ira ha detto: «Siamo affranti per la scomparsa di Moktar Doumbia, giovane studente che da qualche tempo lavorava per noi con gioia e passione per regalare agli altri momenti di felicità. Ci mancherà il suo entusiasmo e il suo sorriso. Siamo particolarmente vicini alla famiglia in questo terribile momento».

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