«Senza soldi e auto, noi accolti per la notte
dai vigili del fuoco»

Madone. La disavventura di una famiglia di Faenza derubata a Leolandia, è stata «salvata» dai pompieri. «Ospitati in caserma, non finiremo mai di ringraziarli».

Quando il pomeriggio erano saliti sulla giostra dei vigili del fuoco di Leolandia e avevano impugnato le finte pompe e spuzzato acqua in quel gioco che sempre piace tanto a tutti i bambini del parco e che ti regala perfino il diploma da pompiere, mai avrebbero immaginato che da lì a poco avrebbero assaporato - in prima persona - la vita della caserma. Quella del distaccamento dei vigili del fuoco di Madone, capaci di trasformare un episodio spiacevole in un’esperienza indimenticabile. Il 25 e 26 agosto scorsi, Gianluca Dall’Agata e Silvia Fiorani, una coppia faentina, si è recata al parco divertimenti di Leolandia, a Capriate San Gervasio, insieme ai due figli più piccoli, Ginevra e Riccardo, di 5 e 11 anni. «Due giornate – racconta papà Stefano – che per i bambini erano state fantastiche, ma che rischiavano di essere rovinate da un episodio spiacevole. Verso le 17 del secondo giorno, infatti, ci hanno rubato il borsello con all’interno non solo le carte di credito e i documenti, ma anche le chiavi dell’auto. Non potevamo né rientrare a Faenza, né trovare una sistemazione adeguata per la notte».

«Non potevano tornare a casa, perché ci avevano rubato anche le chiavi dell’auto»

Non potevano tornare a casa, ma aprendo l’auto, parcheggiata al supermercato Iper di Brembate, avrebbero almeno potuto recuperare il cambio d’abbigliamento per i bambini e la carta prepagata con poche decine di euro per far cenare almeno i piccoli. Papà Stefano ha quindi richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Madone che sono riusciti ad aprire la portiera dell’auto senza rompere il finestrino: «A loro questo bastava – spiega il caposquadra Luca Fontana, 47 anni, da 14 in servizio al distaccamento di Madone e intervenuto insieme ai vigili del fuoco Angelo Rocca, Giulio De Amicis, Marco Mazzola e Andrea Locatelli –. Ma quando ci hanno raccontato che avrebbero passato la notte in auto, in una zona poco sicura per dei bambini, ci siamo confrontati e, senza esitazioni, ci siamo offerti di ospitarli in caserma per la notte».

Fontana e la sua squadra sono rientrati al distaccamento e hanno chiesto a un collega di tornare sul posto a recuperare la famiglia con l’auto privata: «Nel frattempo ci siamo organizzati per mettere a loro disposizione la nostra camerata – continua il caposquadra, lasciando trapelare la forte emozione per qualcosa che non accade mai e la consapevolezza di quanto significasse per la famiglia faentina quello che stavano facendo –. Abbiamo lasciato loro i nostri letti e noi ci siamo arrangiati, qualcuno sui divani, qualcuno in altre stanze». «Eravamo increduli – interviene papà Stefano, che negli occhi dei propri figli ha prima letto la sua stessa preoccupazione e poi la serenità –. Ci sentivamo quasi in imbarazzo davanti a tanta gentilezza».

Hanno chiamato i Vigili del fuoco per aprire l’auto e loro li hanno aiutati.

E la mattina, le brioche

Che non si è esaurita in questo gesto di solidarietà. Perché la mattina successiva, dopo aver informato il comando provinciale dell’accaduto, per colazione il caposquadra ha fatto trovare alla famiglia le brioche fresche fresche di pasticceria: «E i pompieri hanno offerto una lezione antincendio ai nostri bambini» aggiunge il capofamiglia. «A ogni cambio di turno, alle 8 e alle 20 – spiega Fontana – il personale montante esegue la prova dei mezzi. Per Ginevra e Riccardo è stato emozionante assistervi e vivere la quotidianità di una caserma dei vigili del fuoco. Li abbiamo fatti anche salire sul camion per fare un giro all’interno del piazzale». «Per loro è stato un terzo giorno da ricordare – conclude papà Stefano – e seppur nello sgomento del furto, lo è stato anche per me e mia moglie. Abbiamo sempre pensato ai vigili del fuoco come a un corpo speciale, abituato ad affrontare pericoli e grandi prodezze in corso d’incendi, fughe di gas e incidenti stradali. E così è. Ma aver ritrovato in queste persone un cuore così grande, ora li rende ai nostri occhi ancora più speciali. Non smetteremo mai di ringraziarli per quello che hanno fatto per noi».

La mattina stessa, un vigile del fuoco ha riaccompagnato all’auto la famiglia, che è stata raggiunta dal nonno, arrivato da Faenza con le chiavi dell’auto di scorta. Hanno così potuto far rientro a casa, con tante emozioni nuove da raccontare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA