Si tuffa nel Brembo per salvare un ragazzo. Anastasiia: «Non sono un’eroina»

Ponte San Pietro. Il gesto di Anastasiia Zuevich che abita sul fiume. Il 26enne recuperato dai vigili del fuoco. «Ho sentito le grida e ho fatto quello che dovevo fare».

Nel momento in cui si è accorta che un uomo era in difficoltà nel Brembo, nel tratto che scorre sotto il ponte vecchio di via Roma a Ponte San Pietro, Anastasiia Zuevich non ha esitato e dalla sua casa di via Garibaldi, con affaccio sul fiume, dove vive, si è buttata e a grandi bracciate l’ha raggiunto e salvato.

È successo lunedì 5 settembre poco prima delle 16.30. Il giovane, un ragazzo di origini senegalesi di 26 anni, è stato visto da alcuni testimoni attraversare il ponte vecchio con un materasso sopra la testa e poi finire nel Brembo. Le possibili cause della caduta sono ancora in fase di accertamento. A dare l’allarme è stata una signora che transitava sul ponte in quel momento. Sono subito accorsi titolari dei due negozi di via Roma: quello di telefonia, che appena prima aveva visto passare il ragazzo con il materasso, e subito dopo anche il titolare dell’Enoteca al Ponte.

Il sindaco di Ponte San Pietro: «Il suo straordinario esempio di generosità e altruismo merita il giusto riconoscimento che l’Amministrazione comunale sicuramente le riserverà in una delle prossime occasioni pubbliche»

È stato quest’ultimo che, resosi conto della situazione e vedendo il ragazzo annaspare, ha preso un grosso rotolo di plastica dal negozio e gliel’ha buttato in acqua come salvagente. Ma il tentativo è andato a vuoto perché il ragazzo era in balia della corrente del fiume che, nel frattempo, l’aveva trasportato verso la sponda. È stato a quel punto che Anastasiia, attirata dalle grida di aiuto del giovane e preso atto della situazione, è scesa dalla scaletta che da sotto casa sua si immette nel Brembo, si è tuffata, ha raggiunto il giovane riuscendo ad ancorarlo con i piedi e a farlo sdraiare sul materasso che era caduto lì vicino. Sul luogo nel frattempo sopraggiungevano i mezzi di soccorso, i Carabinieri, la Polizia Locale e i Vigili del fuoco del distaccamento di Dalmine e della squadra Saf della Centrale di Bergamo, che hanno recuperato il giovane, poi trasportato con l’autoambulanza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in codice verde.

Anastasiia, 39 anni di origine russa, è nata a Leningrado si è trasferita a Ponte l’anno scorso. Definisce il salvataggio di cui è stata protagonista «la cosa più naturale di questo mondo». Dice anche di non sentirsi un’eroina: «Ho fatto quello che dovevo fare – racconta con semplicità –: un uomo stava annegando e io sono corsa in suo aiuto». Sorride stupita del clamore e dell’ammirazione suscitati e non basta farle notare che un salvataggio nel Brembo non è esattamente un’impresa facile: il fiume ha correnti e mulinelli che possono essere molto pericolosi.

Anche il sindaco Matteo Macoli ha voluto subito incontrarla e ringraziarla: «Alla positiva notizia che tutto si è fortunatamente concluso con il soccorso e il salvataggio del ragazzo caduto nel fiume – commenta – si deve doverosamente aggiungere il ringraziamento più sentito e sincero alla nostra concittadina Anastasiia da parte dell’intera cittadinanza di Ponte San Pietro per il coraggioso e decisivo gesto: il suo straordinario esempio di generosità e altruismo merita il giusto riconoscimento che l’Amministrazione comunale sicuramente le riserverà in una delle prossime occasioni pubbliche. Nel tardo pomeriggio, al termine di quanto avvenuto, ho voluto comunque già incontrarla personalmente per esprimere direttamente quegli autentici sentimenti di gratitudine raccolti poco prima tra la popolazione accorsa lungo il Brembo. Insieme con lei ringraziamo anche le forze dell’ordine e i soccorsi intervenuti nel delicato frangente affinché la situazione si potesse concludere senza ulteriori problematiche»

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