Toscana piegata dal maltempo, subito in campo i volontari bergamaschi

GLI AIUTI. Venerdì sono arrivati a Signa tre Alpini di Filago. E la Protezione civile ha allertato tutti i propri iscritti.

La Toscana è piegata dal maltempo e, come da tradizione, i volontari bergamaschi non si sono tirati indietro per portare il proprio aiuto concreto alle popolazioni delle zone alluvionate. Ieri, 3 novembre, la Protezione civile lombarda ha inviato un avviso di «preallertamento regionale», chiedendo «la disponibilità a solo titolo di ricognizione per personale da destinare alle zone alluvionate della Toscana», prevedendo una «permanenza di sette giorni continuativi per attività idrauliche e di ripristino e pulizia», con priorità di disponibilità al «personale con specialità idrogeologica e antincendio boschivo». Non sono mancate alcune risposte immediate e anche già le prime partenze.

I sommozzatori volontari di Treviglio, ieri impegnati sull’Adda a Canonica (come riportato nell’articolo qui a sinistra) sono in procinto di partire per Prato, mentre tre volontari della Protezione civile Ana di Filago sono già arrivati a Signa, in provincia di Firenze. Si tratta di Enrico Paris, Francesca Casiraghi e Andrea Santini, che si sono resi subito disponibili. «All’una di giovedì notte mi è arrivata la telefonata dalla colonna mobile della Regione Lombardia per intervenire a portare aiuto alle zone alluvionate della Toscana – racconta il capogruppo, Ennio Bonetti –. Subito mi sono attivato a chiamare i nostri tre volontari esperti nell’alto pompaggio e che avevano anche seguito un apposito corso di specializzazione. Non è stato facile reperirli, considerando che era notte fonda. Però mi hanno risposto prontamente e, alle 5 (di ieri mattina, ndr) erano già assieme ad altri 9 volontari e con i mezzi pronti».

Subito all’opera

«Siamo arrivati nel primo pomeriggio a Calenzano, dove un responsabile della Regione Lombardia ci ha accolti e subito ci ha indicato la destinazione, vale a dire Signa – riferisce Enrico Paris –. Siamo quindi arrivati alle 16 in questo paese vicino a Firenze di quasi ventimila abitanti. Il centro è tutto allagato e subito ci siamo messi all’opera, piazzando le idropompe. Per diverse ore abbiamo pompato acqua dall’abitato allagato, travasandola nel fiume che si trova a circa 500 metri».

I tre volontari, assieme al capogruppo Ennio Bonetti, a fine ottobre erano stati a Civitavecchia per l’esercitazione «Civita 2023». «Durante il Covid, il 7° Reggimento Nbcr (Nucleare, batteriologico, chimico, radioattivo, ndr) di Civitavecchia, con la Protezione civile, era stato a Filago e con loro avevamo stretto una grande e duratura amicizia – chiosa Bonetti –. Quando noi facciamo un’esercitazione, li invitiamo, e loro fanno lo stesso con noi. Per questo a fine ottobre eravamo andati a Civitavecchia e in quell’esercitazione ci eravamo allenati anche in scenari con zone abitate allagate: scenari che oggi ci stanno tornando utili nella realtà».

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