
La domenica del villaggio / Bergamo Città
Lunedì 14 Aprile 2025
Obiettivo più vicino. Il calcio dei numeri
e quello dei valori
SPORT. Non preoccupatevi se questa mattina, rientrando al lavoro, troverete il traffico del lunedì ancora più intenso del solito.
Potrebbe esserci qualcuno in coda per risalire sul carro dell’Atalanta, abbandonato da tanti, precipitosamente, nell’ultimo mese. Magari anche vagamente sollevati dalla piega presa dagli eventi, perché per chi non riesce a sognare non c’è niente di più fastidioso di un sogno che si realizza.
Invece il sogno è andato, e almeno su questo possiamo essere tutti d’accordo. Ma l’obiettivo, quello, è ancora lì, e anzi da ieri è un po’ più vicino. Nella corsa Champions la vittoria sul Bologna è pesantissima. Non per aver battuto una diretta avversaria, portando a 4 punti (che valgono 5 per gli scontri diretti) il vantaggio sulla quinta (sempre il Bologna) a 6 giornate dalla fine. Ma perché ci ha restituito la vera Atalanta, quella che si era persa dopo la notte di Torino, piombando in un vortice di errori e di sconfitte. Ma che ieri ha domato in 20’ la squadra più in forma del momento (ancora il Bologna).
«Attaccano noi ed esaltano realtà che ci stanno dietro», aveva detto Gian Piero Gasperini, con evidente allusione, alla vigilia del match con la Lazio. Chissà se l’ha ricordato ai suoi ieri negli spogliatoi. Chissà se ha ricordato a Retegui (come aveva fatto dopo il poker di Verona a gennaio) che non basta essere dominanti quando la squadra domina, ma bisogna essere decisivi quando la squadra fa fatica.
Finale senza Kolasinac
Ora servono tre vittorie, ricorda ancora il Gasp. Facile mettere nel mirino Lecce, Monza e Parma. Ma in questo pazzo campionato magari succederà che arriveranno con Milan, Roma e Genoa. Tutte sfide che l’Atalanta affronterà senza uno dei suoi uomini simbolo, Sead Kolasinac. Infortunio di origine traumatica, giusto per chiarezza. Come quelli di Scamacca e di Scalvini. Come sarebbe andata con loro? Il pensiero corre, ma incombe la realtà. La realtà dei numeri, che dice che l’Atalanta ha vinto la gara più importante nella giornata in cui ha tirato meno in porta in questa stagione: 4 conclusioni, ma due dentro. Perché c’è il calcio dei numeri e quello dei valori e dei sentimenti, senza i quali non si vince. Ma se un numero proprio lo volete, eccolo: 23.156. Sono gli spettatori che ieri hanno riempito il Gewiss Stadium, gustandosi la prima gioia casalinga del 2025. Loro, dal carro, non sono mai scesi.
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