Volley, c’è ancora un’Italia che ai Mondiali ci va e li vince

IL COMMENTO. Una domenica mattina radiosa, dopo il sabato grigio e piovoso. Una metafora della vita, ma anche dello sport italiano, esaltato dalle sue eccellenze mondiali che guardano dall’alto chi, nelle gerarchie mondiali, è invece ormai scivolato fino alle retrovie.

Il gioco dei fusi orari premia la scelta di chi ha rinunciato alla tentazione di una passeggiata nell’aria frizzante mattutina di questo splendido inizio autunno per piazzarsi sul divano a seguire le immagine provenienti dalle Filippine e dal Giappone. La nazionale di volley

A sottolineare che la nostra è una scuola dominante a livello planetario, ma soprattutto è (dovrebbe essere) un modello per il celebratissimo e ricchissimo calcio, che ai Mondiali manco ci arriva dal 2014

schiaccia la Bulgaria e conclude trionfalmente un Mondiale che dopo la sconfitta con il Belgio nella prima fase si era messo decisamente in salita. Ed è un successo, quello dei ragazzi di Fefè De Giorgi, che va letto sotto mille altre sfaccettature rispetto a quella (prioritaria, ma non esclusiva) del quinto titolo iridato. Perché fa il paio con quello delle ragazze di Julio Velasco e perché le due Italie d’oro hanno domato, nelle rispettive finali, altrettante nazionali allenate da tecnici del nostro Paese, la Turchia di Daniele Santarelli e la Bulgaria di Gianlorenzo Blengini. A sottolineare che la nostra è una scuola dominante a livello planetario, ma soprattutto è (dovrebbe essere) un modello per il celebratissimo e ricchissimo calcio, che ai Mondiali manco ci arriva dal 2014.

I lampi d’azzurro provenienti da Manila si mischiano nel cielo della domenica mattina con

Il destino riannoda i suoi fili: ora tocca a Juric e ai suoi completarne la trama

quelli di rosso che arrivano da Motegi. Dove nella MotoGp la Ducati vince il quarto mondiale costruttori di fila e ritrova un campione smarrito, Pecco Bagnaia, finalmente sul gradino più alto del podio dopo un anno tribolatissimo. E pronto a rilanciare la sfida al compagno Marc Marquez, neo campione mondiale piloti: nono titolo, come Valentino Rossi e il bergamasco Carletto Ubbiali. Archiviata la domenica con i suoi grandi protagonisti, il pensiero finale corre all’Atalanta, che sulle ali del bel pareggio di Torino (che permette ai nerazzurri di restare imbattuti, come in Serie A solo la stessa Juventus e la sorprendente Cremonese) si rituffa in Champions: domani sera arriva il Bruges. Stessa scena, stesso avversario contro il quale nel febbraio scorso lasciò prematuramente la ribalta europea. Il destino riannoda i suoi fili: ora tocca a Juric e ai suoi completarne la trama.

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