
(Foto di Foto di Vitaly Gariev su Unsplash)
L’INFERMIERE. L’infermiere svolge un compito fondamentale nella gestione per via della stretta relazione con i pazienti e del supporto che sa dare.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il dolore è definito come “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata a un danno tissutale reale o potenziale, oppure descritta in termini di tale danno”. Questa definizione evidenzia come il dolore non sia soltanto una sensazione fisica, ma includa anche una componente emotiva. Essendo un’esperienza soggettiva, il dolore può variare significativamente da persona a persona, rendendo la sua gestione una sfida clinica complessa.
Il primo passo importante è non ignorare il dolore, ma capire il tipo, la sua intensità, la durata e la localizzazione per impostare un trattamento mirato. Tutto questo può essere appuntato su un diario, in modo da monitorare il dolore ed identificarne i fattori scatenanti. Può aiutare un’attività fisica moderata, una dieta equilibrata, praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o la meditazione, che può ridurre la percezione del dolore e migliorare la gestione dello stress.
Il trattamento iniziale prevede generalmente l’uso di farmaci analgesici, fondamentali ma talvolta insufficienti a garantire un controllo completo del dolore. Se il dolore persiste nonostante la terapia farmacologica, è importante consultare il medico per una rivalutazione e per considerare l’eventuale aggiunta di altri trattamenti.
La gestione farmacologica può quindi essere limitata dalla complessità del dolore stesso e dalla diversa tolleranza individuale ai farmaci. Un problema frequente è la scarsa adesione alla terapia, che può derivare da dimenticanze di assunzione della terapia, timori riguardo agli effetti collaterali, difficoltà nel comprendere le istruzioni o dalla percezione errata di un miglioramento che porta ad interrompere i trattamenti. Garantire una corretta aderenza terapeutica è essenziale per migliorare l’efficacia della gestione del dolore.
Per affrontare al meglio la complessità del dolore, è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare. Infermieri, medici, fisioterapisti e psicologi lavorano insieme quotidianamente per offrire cure personalizzate e migliorare il benessere dei pazienti. Gli infermieri svolgono un ruolo fondamentale nella gestione del dolore, per via della loro stretta relazione con i pazienti; il ruolo, ad esempio, include l’educazione del paziente, il supporto nella gestione delle componenti emotive legate al dolore, come ansia e depressione, e la promozione di una comunicazione aperta con l’intero team sanitario.
Centrale nel lavoro infermieristico è la valutazione del dolore, effettuata con scale e strumenti validati, scelti in base all’età ed alle condizioni cliniche dell’assistito. Questa fase rappresenta il fulcro del processo assistenziale: se assente o imprecisa, rischia di compromettere l’intero percorso di cura. In tale ambito, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo ha sempre avuto un’attenzione particolare sul tema dolore, realizzando una revisione della letteratura per guidare gli infermieri nell’individuazione degli strumenti più validi ed affidabili per una rilevazione accurata. La gestione del dolore è quindi un percorso condiviso, che con un corretto approccio e un adeguato supporto può portare a risultati migliori nel controllo e nella qualità della vita dei pazienti.
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