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Venerdì 31 Ottobre 2025
Cibo e longevità: la dieta giusta aiuta a vivere a lungo
DIETA MEDITERRANEA. L’alimentazione può fare la differenza tra un invecchiamento in salute e il declino fisico e cognitivo.
Secondo recenti studi che illustrati a Napoli durante l’ultimo congresso nazionale della SINuC, una dieta ricca di proteine e nutrienti essenziali, ma povera di calorie e zuccheri, rappresenta l’arma più efficace per contrastare la perdita di massa muscolare e densità ossea, riducendo significativamente il rischio di cadute, patologie legate all’età e demenza.
Rivedere le quantità di proteine
Un dato particolarmente significativo emerge da uno studio del 2023: le raccomandazioni standard potrebbero non essere sufficienti. Gli over 50 potrebbero necessitare di quantità maggiori grammi di proteine al giorno per mantenere la massa muscolare, specialmente se praticano attività fisica, sino al doppio di quanto generalmente raccomandato. Poiché l’utilizzo delle proteine diminuisce oltre i 60 anni, il fabbisogno proteico aumenta con l’età, arrivando a 0,9-1,1 g/kg di peso corporeo. Questo può essere soddisfatto consumando carne, in particolare pollame, pesce, latte e latticini ma tenendo anche conto di contingenti problemi di masticazione e di condizioni che possono portare a problemi di deglutizione e disfagia. Problematiche comuni che possono essere affrontate con strategie da definire con dietisti specializzati. Con l’invecchiamento della popolazione, l’approccio nutrizionale diventa sempre più centrale nella prevenzione del declino funzionale e cognitivo. La dieta non è solo carburante per il corpo, ma anche protezione per il cervello: sia i meccanismi programmati dell’invecchiamento che i processi stocastici sono influenzati dalla nutrizione. Una ricerca del 2019 ha dimostrato che gli anziani con obesità che seguivano una dieta iperproteica e ipocalorica hanno registrato una maggiore perdita di peso mantenendo al contempo la massa muscolare, migliorando la qualità ossea e i marcatori di longevità, con conseguente riduzione del rischio di mortalità.
La dieta protegge anche il cervello
Una scoperta di fondamentale importanza riguarda l’impatto della nutrizione sull’invecchiamento cerebrale. Gli studi dimostrano che lo sviluppo di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, malattie neurodegenerative, deterioramento cognitivo e demenza può essere rallentato o addirittura prevenuto da regimi nutrizionali come la dieta mediterranea. Al contrario, diete malsane - come quelle ricche di grassi, le diete occidentali - accelerano l’invecchiamento cellulare, esacerbano lo sviluppo di malattie legate all’età e accorciano la durata della vita.
Preservare i muscoli, il segreto di lungavita
Una ricerca del 2019 ha dimostrato che gli anziani con obesità che seguivano una dieta iperproteica e ipocalorica hanno registrato una maggiore perdita di peso mantenendo al contempo la massa muscolare, migliorando la qualità ossea e i marcatori di longevità, con conseguente riduzione del rischio di mortalità. Gli adulti over 65 dovrebbero seguire un’alimentazione povera di zuccheri e ricca di alimenti vegetali e di una varietà di nutrienti, una dieta super Green. La dieta mediterranea e quella vegetariana (con adeguato apporto proteico da fonti vegetali) rappresentano modelli alimentari efficaci per raggiungere questi obiettivi.
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