Le vasculiti sistemiche, un convegno alla «Palazzolo» di Bergamo

L’INCONTRO. «Le vasculiti sistemiche: uncommon not rare diseases», sabato 13 settembre, a partire dalle 8,30.

Secondo la definizione formale, le vasculiti sistemiche sono malattie rare. L’esperienza clinica, però, suggerisce una prospettiva più calzante: le vasculiti sono malattie probabilmente rare perché non perfettamente conosciute dagli addetti ai lavori.

Il convegno

Mette al centro questo concetto il convegno «Le vasculiti sistemiche: uncommon not rare diseases» organizzato per sabato 13 settembre, a partire dalle 8,30, nella sala conferenze della Casa di cura Palazzolo di Bergamo (via San Bernardino 56), e finalizzato a condividere conoscenze su queste patologie. Le vasculiti sistemiche sono processi infiammatori prevalentemente autoimmuni che colpiscono le pareti dei vasi sanguigni determinando danneggiamento dei vasi stessi, sino a fenomeni di restringimento, occlusioni, dilatazioni, aneurismi, trombosi arteriose o venose, con conseguenti ischemie d’organo o necrosi dei tessuti e organi tributari. L’appuntamento consentirà di mettere in comune saperi ed esperienze, rafforzando il dialogo tra medici specialisti e medici di medicina generale: «Essendo delle patologie di estrema importanza e complessità con ancora un’elevata mortalità e morbidità, nonostante gli enormi progressi diagnostici e terapeutici recentemente ottenuti – si legge nel razionale dell’evento -, vanno meglio conosciute dalla classe medica e dai pazienti per poter essere sospettate e diagnosticate precocemente e avviate alla terapia appropriata senza quegli enormi ritardi del passato, derivanti dalla scarsa conoscenza delle stesse».

Il congresso è organizzato dal Dipartimento di Angiologia della Casa di cura Palazzolo ed è promosso dalla Sidv (Società italiana di diagnostica vascolare), dalla Simv (Società italiana di medicina vascolare), dall’Fcsa (Federazione centri sorveglianza anti-coagulati), con il patrocinio di Ordine dei medici di Bergamo, Fondazione Artet (Fondazione per la ricerca su trombosi, emostasi e tumori) e Aipa (Associazione italiana pazienti anticoagulati); i responsabili scientifici sono Anna Falanga, Gabriele Alari, Stefania Laura Calvisi e Roberto Caccia.

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