Malattie urologiche negli adolescenti, la prevenzione nel progetto Rotary all’istituto «Pesenti»

L’iniziativa. Sabato mattina (25 marzo) alle 10, si parte con il seminario nell’aula magna dell’istituto «Cesare Pesenti» in via Ozanam 27. Parteciperanno circa 200 studenti.

Il Progetto per la prevenzione delle malattie urologiche promosso da Rotary Club Bergamo Sud in gemellaggio con Rotary Club Isola Bergamasca, rivolto agli studenti, parte con il primo incontro di una serie, che si terrà sabato mattina (25 marzo) alle 10, con il seminario «la prevenzione del tumore al testicolo», nell’aula magna dell’istituto «Cesare Pesenti» in via Ozanam 27. Parteciperanno circa 200 studenti.

Il Covid ha colpito il nostro territorio anche indirettamente, privando i ragazzi della prevenzione e degli screening di molte problematiche, tra cui quelle relative alle patologie dell’apparato riproduttivo ed urologiche, specie maschili, tra le più sottovalutate e in crescita. Il fermo delle attività sportive ha anche ridotto le visite mediche sportive in cui alcune di queste patologie venivano riscontrate.

«Con Urosol onlus che di recente ha incrementato la collaborazione con giovani medici urologici (che operano nel progetto con impegno extraprofessionale), andremo all’Ipsa Pesenti di Bergamo il 25 marzo la mattina (soci medici, medici urologi dell’associazione) in aula magna per parlare ai ragazzi delle ultime classi, quasi 200 studenti, in modo efficace di prevenzione, spiegare l’importanza dell’autocontrollo e delle visite, e rendere disponibili ai ragazzi che riscontrassero dopo l’incontro eventuali problemi, una prima visita gratuita» spiegano i promotori dell’iniziativa.

«Rotary da sempre si occupa di salute in chiave preventiva, un concetto che non appartiene ai giovanissimi ma di cui ci vogliamo fare carico; con una logica informativa e con modalità “giocose” grazie ai giovani medici di Urosol che ci accompagnano nel progetto. Vorremmo che si sappia che il tumore al testicolo è il più frequente nel giovane adulto, nell’età compresa tra i 15 e i 35 anni, che colpisce in Italia sino a 1800 ragazzi all’anno. Individuarlo precocemente significa poter salvare l’integrità fisica, l’equilibrio psicologico e la salute anche riproduttiva delle nuove generazioni» spiega Paola Brambilla, responsabile Progetti Rotary Club Bergamo Sud.

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